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martedì 27 agosto 2019

La Costituzione e la sua essenza

L’essenza della Costituzione è che la volontà popolare è la sovrana, nel nostro Paese, poiché si dice che la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Vorrei ci concentrassimo sulla questione fondamentale della sovranità. Essa si esprime in modo diretto con le elezioni. Questo dovrebbe spingere le nostre energie a sintonizzarsi in modo particolare, quindi, su ciò che il popolo esprime nelle elezioni, nel cercare di comprendere che cosa esso richieda realmente attraverso il risultato conseguente l’esercizio del voto. Ciò implica un cosciente sintonizzarsi col significato profondo inerente il risultato delle elezioni stesse.
Ora, non c’è alcun dubbio che alle ultime elezioni il popolo abbia chiesto discontinuità col precedente governo che era stato un governo guidato dal Partito Democratico. Questo era talmente evidente che sono stati innanzitutto esponenti del PD stesso a riconoscerlo pienamente, dichiaratamente con grande onestà intellettuale. Dopo poco più di un anno, è difficile pensare che le stesse persone possano aver cambiato idea, sono certo che la pensano allo stesso modo.
Esponenti del PD, avevano cioè dichiarato apertamente che il proprio partito aveva perso le elezioni e che non era giusto governasse.
Naturalmente poi c’erano gli altri, quelli che avevano incrementato notevolmente i propri elettori, che dichiaravano di averle vinte le elezioni, e non credo che sussistano dubbi al riguardo.
Si deve quindi riconoscere, e non riconoscerlo sarebbe un grave errore, che il popolo chiedeva discontinuità col passato, peraltro molto criticato con argomentazioni profonde derivanti da riflessioni ben costruite, e di promuovere un nuovo indirizzo, tra cui doveva esservene uno maggiormente critico nei confronti dell’Unione europea, cosa di cui si sentiva e si sente ancora oggi il bisogno. Per cui rischia di essere un gravissimo errore quello di cercare forzosamente teorie che sembrino plausibili per giustificare la nascita di un governo che non rispecchia la volontà popolare espressa alle ultime elezioni politiche. Si rischia addirittura di fare l'opposto rispetto alle richieste dei cittadini sovrani e questo non può e non deve sembrare giusto per nessuno.


Articolo 1 della Costituzione

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

La esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione sì, ma gli appartiene!

Se veramente vogliamo dare significato a questo concetto fondamentale della nostra Democrazia, se veramente pensiamo che questo sia importante, cioè se condividiamo realmente ciò che siamo chiamati comunque a rispettare per dovere di cittadini e in modo maggiore se abbiamo responsabilità all'interno dello Stato, se crediamo cioè che il popolo sia sovrano, dobbiamo sforzarci di leggere onestamente la volontà del popolo sovrano, perché altri sovrani non ve ne sono nella Repubblica Italiana e perché altrimenti si rischia di ledere uno dei fondamenti del nostro ordinamento giuridico, essendo la Costituzione la fonte delle fonti del diritto, quindi dell'ordinamento giuridico.

Si dice anche: Vox populi, vox Dei!

Per chi crede in questo, non ascoltare la voce del popolo è come non ascoltare la voce di Dio!
Dio ci parla attraverso il popolo. Ecco una ragione ulteriore per ascoltare il popolo.
E mi riferisco in particolare a chi ha una sensibilità e una formazione cattolica, una componente fondamentale della Costituzione.


Per chi non ha una formazione cattolica e predilige una lettura laica, si può considerare anche semplicemente la vox populi, la voce del popolo. Ma essa deve essere interpretata correttamente, in modo imparziale, con coscienza.
Si deve riconoscere onestamente che un governo tra cinque stelle e PD, non corrisponde a ciò che ha chiesto il popolo. Anche il PD lo ha già riconosciuto in passato. Si tratta quindi di ricordarsi quelle opinioni e di renderle attuali. Chiedo quindi per amore di Democrazia, per rispetto dell’essenza della Costituzione, e non di una pura adesione formale, di mettersi una mano sulla coscienza e di convincersi che nello stato attuale la cosa migliore è andare ad elezioni.
 
Chi in particolare cerca di promuovere un nuovo corso nel proprio partito, cercando di polarizzare verso sinistra lo stesso, cerchi di non mostrarsi insensibile a questa richiesta. E si ragioni sul fatto che una vera polarizzazione a sinistra, non può che ricominciare da una adesione all’essenza della Costituzione.