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domenica 29 gennaio 2017

Ripetere giova

Ripetere giova. A mo’ di ritorno alla fonte, a mo’ di ritorno all’ordine, come una specie di giubileo, giova senz'altro ripetere (e ripetersi) per esempio, i principii che hanno contribuito a muovere alla creazione di un DE (Diario Elettronico), sì da ricentrare il lavoro da svolgere sullo stesso. “Ricentrarsi”, “ricentrare”, ecco lo scopo e il giovamento da trarre da un “ripetersi” e “ripetere”.
Riparto quindi da un articolo che già parzialmente campeggia nel sottotitolo di questo DE, l’art. 4 della Costituzione che recita:

“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al benessere materiale o spirituale della società.”

Questo articolo riecheggia l'art.1 della nostra Costituzione e ci ricorda che per molti concittadini il diritto al lavoro di fatto non è riconosciuto ed anzi, col tempo, attraverso scelte cui l'Italia forse non era pronta o che sono intrinsecamente sbagliate, è purtroppo diminuito. Auguriamoci così di veder presto rimettere al primo posto la questione del lavoro. Sarebbe arduo spiegare per esteso l'art.4, così, al di là di questa introduzione mi limiterò ad alcune riflessioni sulla seconda parte dello stesso prendendo come punto di partenza la situazione del cittadino più fortunato che ha la fortuna di svolgere una attività, una funzione, un lavoro.
Quando il cittadino ha scelto l’attività da svolgere ed ha avuto la fortuna e la possibilità di esercitare effettivamente l’attività scelta, magari dopo averla conseguita con fatica ed impegno, egli risponde pienamente alle richieste di questo articolo. Tutti i cittadini sono tenuti al rispetto della libertà di scelta che ognuno singolarmente compie nella ricerca di tale attività, anche e soprattutto quando la scelta giunge a buon fine. Questo rispetto cioè non si deve espletare soltanto nel momento della ricerca ma anche quando al ricerca dell'attività (che sia lavoro o altra attività o funzione) giunge a buon fine.
Ma le possibilità di ogni cittadino potrebbero non esaurirsi nell’espletamento di questa sola attività, e ciascuno, sempre secondo le proprie possibilità e la propria scelta di libero cittadino, nonché nel rispetto dei diritti degli altri e del dovere di solidarietà economica, politica e sociale di cui all'art, 2 (Costituzione), può nel tempo libero dedicarsi ad altre attività che concorrano al benessere materiale o (ma direi: e/o) spirituale della società.
Queste attività possono costituire un momento creativo di crescita personale ma in vari modi di crescita anche collettiva e contribuire al pieno sviluppo umano della personalità del cittadino che sceglie di intraprenderle e potenzialmente anche degli altri cittadini. Infatti nel momento in cui si contribuisce (non è facile naturalmente) al miglioramento del benessere materiale e/o spirituale della società, proprio in quanto benessere della società, si contribuisce altresì al fatto che tale sviluppo si riverberi sugli altri.
Queste considerazioni legano l’art.4 di cui stiamo trattando all’art.3 (abbiamo già citato peraltro anche l'art.2) dove peraltro si sottolinea come sia compito della Repubblica (e quindi di tutti i membri che ne fanno parte) rimuovere gli ostacoli che limitano “la libertà e l’eguaglianza dei cittadini” e pertanto “impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Le scelte dei cittadini, vorrei dire le scelte libere dei cittadini, compiute nella consapevolezza che la propria libertà finisce dove comincia quella degli altri, compiute nella consapevolezza dei diritti degli altri, compiute nella consapevolezza dei propri doveri di solidarietà, possono e anzi debbono essere rispettate e non solo, debbono essere aiutate nella misura in cui questo aiuto consiste nella possibile rimozione degli ostacoli che limitando la libertà del cittadino ne impediscono la realizzazione.
E’ questo l’atteggiamento costituzionale. Non rimuovere gli ostacoli e magari, al contrario, frapporne è invece un atteggiamento che non solo non segue le indicazione della Costituzione ma che è palesemente anti-costituzionale, è un atteggiamento che non serve a nessuno, è un atteggiamento che certamente non serve al Paese ed anzi lo danneggia. E se danneggia il nostro Paese aiuta soltanto gli avversari e i nemici del nostro Paese.
Siamo tutti chiamati al rispetto della Costituzione!


sabato 21 gennaio 2017

Ieri: un giorno di svolta?

Ieri si è insediato alla Casa Bianca il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump.
Nel porgere le mie congratulazioni al nuovo presidente, mi permetto di fare un breve commento. Se veramente <<il potere da Washington torna al popolo>>, come annunciato, siamo di fronte a quella che secondo il mio modesto parere è una risposta più che sensata al sistema attuale, sempre più elitario e irraggiungibile dai comuni cittadini. Anche la vittoria del NO al referendum costituzionale in Italia è stata un vittoria del popolo contro l’élite che lo vogliono controllare forzosamente dall’alto ed estromettere dalle decisioni.
Forse con questi due eventi si apre un’era nella quale le critiche al mondialismo, alla globalizzazione, all’accentramento dei poteri verso l’alto e verso strutture che vanno al di là dei confini nazionali, anche tramite dubbie (e forse illegittime) verticalizzazioni, con il conseguente allontanamento del popolo e dei governi nazionali dalle decisioni, permetteranno il riequilibrio della situazione.
Speriamo… Molti sono scettici, molti sono critici (mi sembra perfino ovvio!) ma il mandato è cominciato solo ieri e non resta che osservare il prosieguo e l’evolversi delle cose…

domenica 1 gennaio 2017

Buon anno

Buon nuovo anno a tutti, particolarmente ai difensori della Democrazia!!!