In questi ultimi giorni si assiste ad un certo numero di pressioni a
livello europeo sull'Italia, per indurre il nostro Paese a ratificare le
modifiche al trattato ESM, acronimo che sta per European Stability
Mechanism, il cui corrispettivo italiano è MES, Meccanismo di stabilità
Europeo. I suggerimenti che vorrebbero indurre alla ratifica non
sembrano del tutto disinterresati. Come dire? Trattasi di consigli dati a
beneficio del consigliere e non del consigliato. Se poi a questi si
aggiungono delle minaccie come quella di non procedere ad un patto di
stabilità generoso, ovvero a precedre verso uno gravoso, ecco che il
velo del disinteresse cade del tutto e lascia intravedere anche una
certa impazienza. Insomma, sembra che questo ESM o MES che dir si
voglia, sia un qualcosa che faccia comodo come dicevamo ai suggeritori
piuttosto che al destinatario dei suggerimenti, come nella migliore
tradizione dei consigli senza coda, così chiamati in ossequio
alla favola di Esopo, La volpe senza coda, che varrebbe la pena leggere.
Nelle diatribe politiche o, per meglio dire, nel gioco dialettico tra
maggioranza e opposizione, spuntano opinioni come quella inerente alla
perdita di credibilità in caso di non ratifica. È un giudizio,
permetteteci, abbastanza superficiale e come vedremo senza una vera e
propria legittimazione fattuale. Non possiamo proprio non osservare
infatti come la questione dell'essere o non essere credibili non possa
prescindere dal contenuto del trattato stesso, piuttosto che da un
impegno alla ratifica che del resto non c'è mai stato, se è vero, com'è
vero, che nel Governo precedente il ministro dell'economia era stato
vincolato dal Parlamento alla non ratifica. Quindi non c'è incoerenza
neanche col recente passato e se la credibilità consiste nella coerenza
agli impegni presi, non essendoci mai stato un impegno alla ratifica non
si rischia di non essere credibili. Se poi ad impegnarsi informalmente
sono state figure politiche che parlavano a nome e per conto proprio e
senza mandato parlamentare, sono esse che devono rispondere della
propria inziativa personale e magari spiegare anche come mai essa si
muova in modo non conforme agli indirizzi parlamentari. Quanto a chi si
occupa di ESM da un po' di tempo, da circa un decennio, ed ha avuto modo
di formarsi sia leggendo personalmente il trattato, sia attraverso
l'opinione detta e scritta di personalità come Lidia Undiemi, Claudio
Messora, Claudio Borghi Aquilini, Alberto Bagnai, Giuseppe Liturri,
Vladimiro Giacché, Fabio Dragoni e altri, scusandomi per l'assenza di
titolatura, che si sono occupati della questione con competenza e
pertinenza non sussiste alcun dubbio che rispetto ad una quetione di
generica credibilità che peraltro non sussiste, come abbiamo cercato di spiegare, il
contenuto del trattato acquisti una valenza di gran lunga maggiore. Chi
conosce il contenuto sa bene quanti e quali ragioni sussistano per non ratificare questo trattato per cui sarebbe anzi tentato di pensare che l'unica
credibilità che perderemmo nel caso di non ratifica sarebbe quella dell'autolesionista ed anche quella del credulone ingenuo che non legge i trattati e li ratifica sulla base del sentito dire o, peggio, di consigli non proprio disinteressati. Cioè a dire, non saremmo più
credibili come creduloni, il che rappresenta una conquista e non una
regressione.
Ideato a proprio e altrui beneficio da Alessio, cittadino della Repubblica Italiana, operatore artistico, credente laico, cattolico. Pensato sotto lo stimolo dell'art.4 della Costituzione della Repubblica Italiana, ed in ossequio e ottemperanza allo stesso, con particolare riferimento alla parte che recita: " Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società".
Per le tecniche miste su carta o altre tecniche che compaiono in questo Diario Elettronico firmate a nome Alessio, tutti i diritti sono riservati.
lunedì 30 ottobre 2023
Pressioni europee all'Italia per ratificare l'ESM
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