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sabato 31 dicembre 2022

Richelieu e letture sintomali

Quando il cardinale Richelieu voleva esibire la sua scaltrezza poteva arrivare a vantarsi del fatto che avute sei righe scritte dall’uomo più probo di Francia, vi avrebbe trovato qualche cosa sufficiente a farlo giustiziare.

Ora, che cos’è una lettura sintomale? È una interpretazione maliziosa di un atto comunicativo, così si evince anche dalla prefazione a ‘LA STRUTTURA ASSENTE’ di Umberto Eco, una interpretazione nella quale viene fatto dire a una persona qualcosa che non dice e non ha detto, o che forse dice senza volere, insomma, che gli fa dire cose che comunque non voleva dire. Esse sono quindi effettivamente maliziose, sono letture pericolose, che cercano di minare l’immagine stessa di una persona, per qualche scopo, e possono essere molti. Che le letture sintomali si configurino come pericolose, ci viene quindi confermato anche dal Richelieu, il quale ammette di essere praticamente in grado di trovare quello che non c’è in uno scritto, di far dire a qualcuno, anche all’uomo più probo di Francia, qualcosa suscettibile di renderlo reo, tanto da poter essere giustiziato. Ciò che il cardinale dice con quella frase, indica che ogni cosa può essere letta in qualsiasi senso, positivo o negativo, che è il potere di chi legge che decide quale interpretazione utilizzare. Sembra evidente che l'esercizio della lettura sintomale trovi un collegamento  con le sedi del potere. Strumento pericoloso che un certo potere potrebbe quindi trovare utile per i propri scopi, facile da utilizzare nei confronti di avversari politici o potenzialmente tali, di qualcuno insomma ritenuto a torto o a ragione scomodo o di semplici cittadini da strumentalizzare. Essere quindi scomodi al potere, rende suscettibili di essere aggrediti da letture sintomali. Se nella Francia del Seicento per procedere ad una lettura sintomale come quella a cui allude il celebre cardinale, era necessario entrare in possesso di una lettera di tipo ovviamente tradizionale, scritta con inchiostro, oggi le occasioni di entrare in possesso di atti comunicativi sono estremamente aumentate perché viviamo nella società dell’informazione e della tecnologia digitale che la amplia, una informazione peraltro ridondante, sovrabbondante, spesso eccessiva, a cui siamo giunti passando per la società dell’immagine, e le immagini giocano anche oggi un ruolo importantissimo nella comunicazione ovviamente, di massa e individuale. Per comprendere quanto è aumentato il numero delle occasioni in cui poter operare una lettura sintomale, basti pensare alla posta elettronica, alla messaggistica legata ai cellulari, alle piattaforme sociali, al mondo informatico in generale. In pratica non è necessario, come nella Francia del Seicento, intercettare della posta durante il suo spostamento fisico dal mittente al destinatario, il che poteva essere uno spostamento di chilometri. Oggi è sufficiente un calcolatore, un portatile, e vi è subito accesso ad un numero impressionante di carteggi epistolari elettronici, se hai le conoscenze per varcare certi accessi, insomma, se sei un pirata informatico. Se sai come fare ti puoi sbizzarrire, stando fermo nella tua stanza, e se sai come fare e vuoi procedere verso le letture sintomali, diventi un candidato Richelieu, in un certo senso. Oggi viviamo in un mondo molto complesso, che dalla semplice lettura di eventi comunicativi può passare alla manipolazione e al condizionamento, un mondo nel quale le occasioni per esfiltrare dati sono talmente tante che per un esperto c'è semplicemente l'imbarazzo della scelta. Naturalmente conoscere preferenze, gusti personali, avversioni, idiosincrasie, consente di impugnare queste conoscenze per usarle contro il sogetto da influenzare e manipolare o anche a pro, dipende dalle scelte. I dati personali, che possono essere estremamente sensibili, possono essere quindi sfruttati per operare molteplici manipolazioni di massa e individuali, cosa di cui ho già fatto accenno in altri articoli. Ecco, proviamo a immaginare che cosa significherebbe in questo mondo di potenziale sorveglianza estesa, vivere con un simile personaggio costantemente alle costole, che vigila su tutto ciò che fai e non si limita a vigilare, sputa costantemente sentenze, giudizi, cerca occasioni per farti delle accuse e forse stabilire condanne. È ovviamente una condanna ingiusta, a cui il lettore sintomale giunge dopo violazione della riservatezza, accuse senza prove, processi senza avvocato difensore, e condanne senza appello, insomma, non proprio un modo di procedere degno di uno Stato di diritto. Se quindi vogliamo mantenere alto il ruolo e il livello dello Stato di diritto, senza il quale la Democrazia non può albergare, dobbiamo difenderci anche da letture  e lettori sintomali, nonché dai manipolatori,, da chi vuole giudicarti e processarti in ogni istante.

Diviene forse abbastanza comprensibile quanto sia importante la salvaguardia della riservatezza.