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sabato 26 giugno 2021

Deoccidentalizzazione dell'Occidente

Cos'è la deoccidentalizzazione dell'Occidente?
È un fenomeno potenzialmente regressivo del mondo occidentale, forse già in atto in questo momento. Certo non è facile da definire. Possiamo cercare di farcene un'idea pensando che esso può scaturire dalla rinuncia, consapevole o no, a qualcosa di tipico e caratterizzante o a determinate conquiste che nell'ambito dell'Occidente sono state ottenute nel corso dei secoli e spesso non senza un enorme dispendio di risorse ed energie.

Cosa accadrebbe se l'Occidente rinunciasse alla Democrazia per esempio?

La Democrazia non è stata sempre presente in Occidente, anzi, se andassimo a guardare da vicino ci accorgeremmo che essa è del tutto assente per la maggioranza dello svolgimento della storia di questa porzione del mondo che chiamiamo occidentale, così che non sarebbe possibile definirla un elemento tipico in senso assoluto.

Se l'Occidente quindi, sospinto da chissà quali forze, dovesse rinunciare alla Democrazia dovremmo parlare di deoccidentalizzazione o di un ritorno ad un mondo occidentale del passato?

Comunque volessimo rispondere, sia che ci trovassimo dinanzi a quella che abbiamo chiamato una deoccidentalizzazione, sia che ci trovassimo dinanzi al ritorno ad un mondo occidentale del passato, in ogni caso ciò che emergerebbe distintamente sarebbe un fenomeno chiaramente regressivo, come abbiamo accennato, un fenomeno cioè per cui in luogo di un progresso avremmo un regresso, anche molto consistente in questo caso specifico. Se questo fenomeno è in corso, in ogni caso, e non dovesse essere considerato un fenomeno desiderabile talché sarebbe auspicabile contrastarlo, particolarmente per chi crede nella Democrazia ovviamente, la prima cosa da fare sarebbe quella di prenderne coscienza, di essere consapevoli che questo rischio  c'è e che forse è già in corso. È un po' lo scopo di questo articolo che non può avere la pretesa di presentare una trattazione esaustiva al riguardo, quanto piuttosto di limitarsi a segnalare che questo fenomeno potrebbe rappresentare uno scenario potenzialmente possibile o già in corso appunto, in modo da sospingere anche altri ad individuarlo, studiarlo e contribuire a contrastarlo.

Giacché parliamo di una macroarea, quale potrebbe essere appunto quella dell'Occidente, ciò richiama immediatamente per opposizione la nozione di Oriente e la corrispondente macroarea. Questa presunta deoccidentalizzazione che tipo di varizioni geopolitiche potrebbe essere in grado di innescare?

Anche qui è difficile rispondere però appare abbastanza evidente ed intuitivo che della deociddentalizzazione dell'Occidente potrebbe avvalersi l'Oriente.

Pensiamo a quel fenomeno che si è verificato in Italia nel corso degli ultimi anni, per cui una certa politica configurabile per alcune sue caratterstiche come di destra, venuta in adozione però ad una certa sinistra, abbia favorito le destre e non la sinistra. Ecco, si tratterebbe un po' della stessa cosa. Chiunque pensasse di favorire l'Occidente con questa deoccidentalizzazione, ben lungi dall'ottenere qualche risultato interessante o favorevole per questa macroarea politica e culturale, favorirebbe anzi il successo dell'Oriente che, avendo, diciamo così, una minor dimestichezza col concetto di Democrazia e con la sua applicazione, facendo le debite distinzioni, rischierebbe di ridurre considerevolmente i benefici che dall'esercizio di essa sono derivati al mondo occidentale.

Sostanzialmente ne potrebbe derivare uno sbilanciamento in favore dell'Oriente, con un rimodellamento geopolitico che potrebbe rompere gli attuali equilibri e in modo tale da non permettere di sapere molto chiaramente come essi si riequilibrerebbero.

L'opinione di chi scrive è che la Democrazia rappresenti una importante conquista del mondo occidentale, che essa debba essere difesa come un bene estremamente prezioso e che, anche se essa non rappresenta l'elemento tipico individuabile in ogni tempo e ovunque nello svolgimento della sua storia, essa sia oggi un elemento caratterizzante e irrinunciabile. A mio giudizio poi, deoccidentalizzazione e dedemocratizzazione viaggiano di pari passo. Ovunque dovessimo accorgerci quindi che essa è minata, dovremmo ricorrere con solerzia ai ripari o il rischio a cui andremmo incontro sarebbe quello di una nociva disidentificazione o appunto, quello di una deoccidentalizzazione dell'Occidente e del conseguente sbilanciamento geopolitico cui alludevamo, dal quale sarebbe difficile comprendere quale tipo di beneficio potremmo ottenere, come occidentali.