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lunedì 11 novembre 2019

Vi è una relazione tra il 'dimenticare il passato' e il taglio del numero dei parlamentari?

Tutti coloro che dimenticano il proprio passato, sono condannati a riviverlo.
Primo Levi

Ma i giovani di oggi, non l’hanno vissuto quel passato, gli è stato raccontato.
Si può dire: tutti coloro che dimenticano il passato che gli è stato raccontato sono condannati a riviverlo? O forse dovremmo dire: a viverlo?
Non so, ma un conto è dimenticare un passato vissuto, un altro, dimenticare il racconto di un passato che non si è vissuto in prima persona. Questo è più facile che si dimentichi, il che spinge ad una riflessione: via via che il tempo passa e che i testimoni diretti di certi eventi scompaiono per legge naturale, il ricordo di quel passato svanisce e con esso il senso di repulsione verso quegli orrori, così non è impossibile cadere di nuovo nell’errore.
Il senso di repulsione verso quelle vicende di sopraffazione, violenza fisica e psicologica, umiliazione, hanno prodotto in Italia la Costituzione della Repubblica Italiana che contiene gli anticorpi per impedire che quelle cose accadano nuovamente. Tra questi anticorpi vi è la nozione di 'popolo sovrano' e la disposizione ad una buona rappresentanza proporzionata alla popolazione.
Ora chiediamoci: come tutto questo entra in relazione col taglio del numero dei parlamentari?
Questa iniziativa è un sintomo del ritorno al passato?
Ciascuno interroghi la propria coscienza e provi a rispondere.