Non ricordo in quale romanzo Milan Kundera parla del senso del tempo degli antichi Greci, forse
ne L''INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL'ESSERE, o forse ne LA VITA E' ALTROVE, in ogni caso quello che dice a proposito di tale argomento è che per i Greci il tempo scorre in avanti, una percezione quindi tutto sommato abbastanza vicina alla nostra di occidentali moderni, tuttavia, e in questo sta la differenza con noi, essi pur andando in avanti e percependo questo scorrere, guardano indietro, quindi procedono in avanti marciando si può dire all'indietro, che è un po' come dire che non dimenticano il passato, che l'hanno sempre presente in qualche modo, e con esso ricordano i successi e gli insuccessi, le vittorie e le sconfitte. C'è chi dice poi che la vita sia una scala, chi sostiene che sia fatta a scale insomma, chi le scende e chi le sale o chi talvolte le scende e talaltra le sale, con un po' di alternanza. Con questi pensieri mi trovo a riosservare una fotografia in cui do le spalle a delle scale. le starò scendendo o salendo?
Ideato a proprio e altrui beneficio da Alessio, cittadino della Repubblica Italiana, operatore artistico, credente laico, cattolico. Pensato sotto lo stimolo dell'art.4 della Costituzione della Repubblica Italiana, ed in ossequio e ottemperanza allo stesso, con particolare riferimento alla parte che recita: " Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società".
Per le tecniche miste su carta o altre tecniche che compaiono in questo Diario Elettronico firmate a nome Alessio, tutti i diritti sono riservati.
venerdì 1 marzo 2024
Riflessioni
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