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mercoledì 2 maggio 2012

A proposito di Libertowngradurbeburg

Nell'ultimo post pubblicato, prima di questo, ho allegato una tecnica mista intitolata: Libertowngradurbeburg.
Rappresenta la città della libertà!
Vorrei precisare però che Libertowngradurbeburg non deve far pensare ad una città della libertà dove per libertà si intenda semplicisticamente e un po' convenientemente, libertà di fare sempre e solo quello che ci pare. Certo, in Libertowngradurbeburg esistono tutti i diritti dell'uomo libero, e c'è una netta separazione tra ciò che è reato e ciò che è peccato.
Tuttavia il vero senso di questo nome e di questa città utopistica consiste nel concetto di libertà che essa richiama e vuole incarnare, che deve essere inteso come  libertà che nasce dalla cosciente rinuncia di ogni cittadino alla violenza, ad ogni tipo di violenza.
Solo così, si potrà giungere, credo, ad una vera libertà!
Certo, ci pare che la cosa sia ancora lontana dal poter essere realizzata, ma dovremmo lavorare in questa direzione.
L'evocazione di questa città richiama anche un altra questione che ci pare degna di interesse e che potremmo definire sotto l'espressione:  nuove frontiere della non violenza!