Per le tecniche miste su carta o altre tecniche che compaiono in questo Diario Elettronico firmate a nome Alessio, tutti i diritti sono riservati.







mercoledì 22 novembre 2017

Sicurezza sì, onde elettromagnetiche e terze parti alla guida NO!


Il Parlamento europeo approva la legge sull’obbligo di guida assistita su tutte le auto di nuova immatricolazione.

I dispositivi per guidare in sicurezza sono utili anche per salvare vite umane. Ben vengano quindi purché non ledano altri diritti come per esempio il diritto alla salute. Infatti bisognerà capire come sia esattamente la tecnologia di questi dispositivi, se per esempio sfruttino le onde elettromagnetiche che l’OMS l'Organizzazione Mondiale della Sanità annovera nella categoria B, cioè nella categoria dei possibili cancerogeni. Forse i dispositivi di frenata automatica non saranno così invasivi ma che dire della necessità della connessione. Qualsiasi connessione mobile sfrutta le onde elettromagnetiche. In oltre un’auto connessa è potenzialmente un’auto guidata da terze parti o dove, terze parti non invitate potrebbero insinuarsi autoinvitandosi, per ragioni tutt’altro che nobili.

Insomma: sicurezza sì! Onde elettromagnetiche e terze parti alla guida NO! Automobili connesse No (per chi non le vuole!)!
Insomma: la mia auto vorrei guidarla io e non farla guidare da terze parti connesse!

Si cerchi la sicurezza quindi ma senza correre il rischio di creare sistemi rischiosi e permeabili e senza ledere diritti importanti, come il diritto alla salute e quello alla riservatezza!
Si controlli quindi quanto questa legge leda altri diritti o crei sistemi permeabili e ad alto rischio!!!

 



sabato 11 novembre 2017

Privatizzazioni all'italiana


Le privatizzazioni sono un mezzo fallimentare per risollevare il Paese, tanto quanto lo sono per attenuare il debito pubblico.
Sono anni che, nel mio piccolo, cerco di diffondere l’idea che sussiste un rischio enorme per il Paese se non si riesce a dire basta alle privatizzazioni. Posto che alcune privatizzazioni possano essere anche buone, le privatizzazioni-svendite-selvagge sono certamente dannose, particolarmente quando ti costringono, come direbbe Vladimiro Giacché, “a rinunciare per sempre agli introiti di aziende profittevoli”. Sono anni che sostengo che non è con le privatizzazioni che si abbassa il debito pubblico. Sono anni che ripeto e cerco di convincere gli sparuti lettori che non sono le privatizzazioni ad essere funzionali all’abbassamento del debito pubblico ma che è l’innalzamento del debito pubblico ad essere funzionale alle privatizzazioni, cioè che serve come scusa per procedere alle privatizzazioni, alle svendite e alla definitiva rinuncia ai profitti di aziende spesso sane, anzi sanissime. Il che significa che esiste il concreto rischio che spesso il debito pubblico sia cercato deliberatamente e deliberatamente incrementato, ed è così probabilmente che si spiega anche il significato della mala gestione dello stesso debito pubblico, degli investimenti in titoli tossici e derivati da cui lo Stato perde cifre enormi.


Oggi leggo: “Se il Tesoro avesse tenuto in portafoglio tutte le principali aziende che ha collocato a Piazza Affari oggi si troverebbe in tasca – tra rivalutazioni delle partecipazioni e dividendi-extra – oltre 40 miliardi in più.” (La Repubblica)


Sono d’accordo ma perché insistere con le privatizzazioni quindi? La vogliamo smettere una buona volta di comportarci autolesionisticamente? A chi giova?
Certamente non al popolo sovrano.
Auspichiamo l’arrivo di una classe politica che sappia cambiare registro e cominci a fare gli interessi del Paese, non quello degli amici o presunti tali!
Auspico l’arrivo di una classe politica che si svincoli dall’ essere funzionale agli imbonitori che ammanniscono al popolo la novella delle privatizzazioni che servono per tamponare il debito pubblico!
Quando cresceremo?!