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sabato 11 novembre 2017

Privatizzazioni all'italiana


Le privatizzazioni sono un mezzo fallimentare per risollevare il Paese, tanto quanto lo sono per attenuare il debito pubblico.
Sono anni che, nel mio piccolo, cerco di diffondere l’idea che sussiste un rischio enorme per il Paese se non si riesce a dire basta alle privatizzazioni. Posto che alcune privatizzazioni possano essere anche buone, le privatizzazioni-svendite-selvagge sono certamente dannose, particolarmente quando ti costringono, come direbbe Vladimiro Giacché, “a rinunciare per sempre agli introiti di aziende profittevoli”. Sono anni che sostengo che non è con le privatizzazioni che si abbassa il debito pubblico. Sono anni che ripeto e cerco di convincere gli sparuti lettori che non sono le privatizzazioni ad essere funzionali all’abbassamento del debito pubblico ma che è l’innalzamento del debito pubblico ad essere funzionale alle privatizzazioni, cioè che serve come scusa per procedere alle privatizzazioni, alle svendite e alla definitiva rinuncia ai profitti di aziende spesso sane, anzi sanissime. Il che significa che esiste il concreto rischio che spesso il debito pubblico sia cercato deliberatamente e deliberatamente incrementato, ed è così probabilmente che si spiega anche il significato della mala gestione dello stesso debito pubblico, degli investimenti in titoli tossici e derivati da cui lo Stato perde cifre enormi.


Oggi leggo: “Se il Tesoro avesse tenuto in portafoglio tutte le principali aziende che ha collocato a Piazza Affari oggi si troverebbe in tasca – tra rivalutazioni delle partecipazioni e dividendi-extra – oltre 40 miliardi in più.” (La Repubblica)


Sono d’accordo ma perché insistere con le privatizzazioni quindi? La vogliamo smettere una buona volta di comportarci autolesionisticamente? A chi giova?
Certamente non al popolo sovrano.
Auspichiamo l’arrivo di una classe politica che sappia cambiare registro e cominci a fare gli interessi del Paese, non quello degli amici o presunti tali!
Auspico l’arrivo di una classe politica che si svincoli dall’ essere funzionale agli imbonitori che ammanniscono al popolo la novella delle privatizzazioni che servono per tamponare il debito pubblico!
Quando cresceremo?!