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giovedì 26 ottobre 2017

Come la Camera e il Senato insegnano a tutti a stracciare la Costituzione e delegittimare la Consulta

Sul sito del Senato, tra le altre cose, si può leggere quanto segue.

La scuola nelle Aule di Senato e Camera

Il Parlamento apre le porte alle studentesse e agli studenti, alle e agli insegnanti. Sostenere la scuola nella formazione di cittadine e cittadini attivi e partecipi, diffondere i valori della Costituzione (nota bene: i valori della Costituzione! ndr) e quelli dell'integrazione europea. Sono questi gli obiettivi e i temi che Camera, Senato e Miur propongono quest'anno, rinnovando i bandi - già disponibili online (leggi pure "in rete", ndr) - per i progetti a sostegno dell'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione" nelle scuole.

Eppure alla luce di quanto è accaduto in questi giorni in Parlamento, dove abbiamo visto un’intera classe politica, ancorché eletta con una legge elettorale incostituzionale (sentenza n.1 del 2014), offrire uno spettacolo oggettivamente indecente, poiché manifestamente in fuga a gambe levate dalla stessa Consulta, incapace o, per meglio dire, senza la minima volontà di mettere in pratica la sentenza suddetta, una classe politica che oltretutto ripropone con la regia del PD una legge elettorale che è incostituzionale secondo la sentenza di cui sopra.

In quella sentenza infatti si legge distintamente che le liste bloccate “non consentendo all’elettore di esprimere alcuna preferenza, ma solo di scegliere una lista di partito, cui è rimessa la designazione dei candidati, renderebbero il voto sostanzialmente “indiretto”, posto che i partiti non possono sostituirsi al corpo elettorale e che l’art. 67 Cost. presuppone l’esistenza di un mandato conferito direttamente dagli elettori. Inoltre, sottraendo all’elettore la facoltà di scegliere l’eletto, farebbero sì che il voto non sia né libero, né personale. “ (sentenza n.1 del 2014 della Corte Costituzionale)

Alla luce di tutto questo, bisogna quindi avere il coraggio di dire che il Parlamento chiude le porte alle studentesse e agli studenti, chiude le porte alle e agli insegnanti. Infatti quando cancelli la Costituzione e delegittimi la Corte Costituzionale facendo carta straccia sia degli articoli dell'una, sia delle sentenze dell’altra, quando insegni a tutti i cittadini a fare altrettanto nientemeno che con l’esempio, tutto il resto si trasforma in vuota retorica dall’acre odore di ipocrisia.
Molti partiti, sospinti dal PD, hanno trovato un accordo su una legge elettorale nuovamente incostituzionale poiché questa legge, come il porcellum, non consentendo al cittadino di scegliere il candidato che invece è prescelto dalle segreterie di partito (che quindi lo sostituiscono indebitamente), non permette un voto né diretto né personale né libero come invece la Costituzione prescrive e la Consulta sottolinea.
Ecco che cosa ha insegnato il Senato e prima ancora del Senato la Camera dei deputati alle studentesse e agli studenti, alle e agli insegnanti: non il rispetto delle regole, non il rispetto della Costituzione, ma esattamente il contrario. Questo è gravissimo ed è il sintomo di un degrado che sembra purtroppo inarrestabile nel nostro Paese, degrado di cui il PD è uno dei maggiori artefici.
Qualcosa su cui tutti i cittadini dovrebbero riflettere attentamente, prendendone le distanze e non corroborando con il proprio voto questo increscioso spettacolo che fa ridere il mondo intero dell'Italia.
C'è un solo modo per  non rendersi complici dello straccio della Costituzione di cui i partiti, guidati dal PD, si sono resi protagonisti: non votarli. Se li voti ti rendi complice di un degrado inaccettabile.
Forse non lo sai, ma puoi avere la forza di cambiare il Paese in meglio: non renderti complice dello straccio della Costituzione! Non renderti complice della delegittimazione della Corte Costituzionale!
Non votare chi ti toglie diritti fondamentali! Non dare il voto a chi vuole che il tuo voto non sia diretto, libero e personale!
Se avrai la forza di dire NO a chi ti tradisce, ti meriti intanto il mio grazie!