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lunedì 29 giugno 2020

DEL CORONAVIRUS

L’Italia ha bisogno di capire meglio il covid per impostare la ristrutturazione del comparto sanitario nel suo complesso. Prima di ciò non è possibile parlare di fondi, per farne cosa? Per comprare mascherine o per migliorare la diagnosi? Per curare polmoniti interstiziali o trombo embolie polmonari?
Per comprare macchine per la respirazione artificiale o eparina e attivatori del plasminogeno?
Per promuovere la terapia del plasma iperimmune o per promuovere un efficiente sitsema immunitario?
Prima di sapere questo, la discussione sui fondi da destinarsi al sistema sanitario è un puro esercizio dialettico che non potrà comportare miglioramenti reali per il Paese.
Del resto la crisi sta passando, gli ospedali si svuotano e i positivi, che non sono tecnicamente malati, poiché il malato è chi sviluppa i sintomi, sembra che abbiano una carica virale talmente insignificante in questo momento, da non costituire un pericolo né per se stessi né per gli altri e che il semplice sistema immunitario dei singoli possa vincere il virus autonomamente senza ricoveri o cure pesanti.
A cosa dovrebbero quindi servire i fondi se l'emergenza, nella percezione di un sempre maggior numero di cittadini, sta svanendo? Qualcuno potrebbe rispondere che potrebbero servire a prevenire una eventuale nuova ondata di covid. Se questa è la ragione non è detto che debbano essere così ingenti, nelle cose serve proporzione. E poi per prevenire serve appunto capire, prima di ogni altra cosa, e argomenti di cui discutere ce ne sono.
Accedere ad organismi come l'ESM, che sono evitati da chi li ha conosciuti, e da cui siamo messi in guardia da studiosi di economia che da anni studiano la questione, potrebbe essere la scelta peggiore da fare per il bene del Paese. Rigide condizioni, sorveglianze di ogni genere, e lo status di creditore privilegiato, ne fanno un organismo da evitare in ogni modo. E qualcuno se ne era accorto, i pentastellati per esempio, così da inserire nel proprio programma, il programma esteri, che si sarebbero opposti in ogni modo ai ricatti dei mercati e della finanza internazionale e che in particolare si sarebbero impegnati alla liquidazione dell’ESM.
E' opinione di chi scrive che l'ESM sia da evitare come la peste, comunque potremmo discutere a lungo, tecnicamente, se e quanto convenga. In ogni caso rimane il fatto politicamente rilevante che il socio di maggioranza del Governo ha preso milioni di voti dai cittadini che hanno dato fiducia al programma, compreso la sezione esteri. Ora, non ci sembra che si stiano adoperando francamente per liquidare l'ESM, sarebbe quindi auspicabile che come minimo non si ventilasse l'ipotesi di accedervi, anche in considerazione del fatto che, l'accesso a questo organismo, in base al trattato che lo istituisce, è per chi ha compromesso o rischia di avere compromesso l'accesso ai mercati e l'Italia ha pieno acceso ai mercati.
Una nazione che ha pieno accesso ai mercati, in cui gli ospedali si svuotano, i positivi non sono malati, in cui le cure si fanno ogni giorno maggiormente efficaci, in cui in pratica non sussiste una reale emergenza sanitaria in questo momento, perché dovrebbe prendere dei fondi per il sistema sanitario?
Chi ti dà il denaro ti domina, perché devi restituirglielo e se è un creditore privilegiato, come l'ESM è per definizione del trattato, il dominio politico di questo organismo sul nostro Paese si intensifica.


Insomma c'è uno stato di cose, ci sono ragioni tecniche e politiche che non rendono opportuno neanche parlare dell'ESM come ipotesi per avere fondi.
In effetti sembra che solo in Italia possano svilupparsi discorsi surreali sull'uso di uno strumento che non ci serve.
Se il socio di minoranza del Governo insiste con la questione ESM in pratica si erge a pessimo maestro del proprio popolo poiché implicitamente dichiara che i pentastellati, socio di maggioranza, debbano voltare le spalle ai propri elettori. Che insegnamento è mai questo?
Chi ama la politica non può, non deve insegnare questo. Anche i vari responsabili dell'informazione, mi chiedo, si rendono conto che avallando questo tipo di insegnamento creano le premesse per lo scollamento tra il popolo sovrano e i suoi rappresentanti, quando la Costituzione tiene in massima considerazione il legame che invece deve esserci tra rappresentati e rappresentanti?
E non sarebbe improbabile poi sentire dagli stessi che promuovono questo scollamento, nelle serate in cui si attende lo spoglio delle schede guardando le proiezioni delle varie elezioni, che la politica deve cambiare altrimenti c'è una scarsa affluenza al voto dei cittadini, che c'è un affievolimento del senso sociale, che si deve tornare a parlare al popolo, scendere nelle piazze, tra i cittadini, per non creare disamoramento rispetto alla politica e all'esercizio del diritto e del dovere di votare, che si deve impedire di creare fratture tra questo e il mondo della politica.
A proposito di voto, la pandemia in Italia sta passando, il che avrebbe potuto consentire elezioni Regionali e Comunali nel mese di luglio, come erano state programmate, così da lasciare un proprio spazio specifico per il referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari.
Questo referendum è importantissimo e avrebbe meritato di essere discusso in modo approfondito, dedicato, il che avrebbe dovuto muovere a tenerlo lontano dall'estate, e lontano da accorpamenti con altri tipi di consultazioni elettorali che non consentiranno di renderlo adeguatamente visibile ai cittadini italiani. E' stato deciso diversamente, purtroppo.
Accorpare Regionali, Comunali e Referendum costituzionale è stata una scorrettezza istituzionale sulla quale avremmo sentito volentieri una opinione del garante della Costituzione, cioè del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Speriamo che possa esprimersi intorno alla questione prossimamente, ne saremmo lieti.


La questione coronavirus, come possiamo notare si intreccia con molte altre questioni.
Per questo sostengo che debba essere compresa pienamente, andando a raccogliere informazioni, andando ad intervistare anche personaggi del mondo della scienza e della cultura che sono stati trascurati dall'informazione pubblica e dando maggiore spazio a trasmissioni televisive in cui si cerca di definire meglio la questione, cosa è successo, come prevenire situazioni simili.
Cosa ne pensa Boncinelli della questione coronavirus?
Per quanto mi riguarda affermo che l'ESM non è la soluzione, bensì l'aggravamento del problema.
La soluzione è nella crescita culturale di un Nazione!!!