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giovedì 22 agosto 2019

Seminatori di zizzania

Abili seminatori di zizzania cercano lo scompiglio, con abili mosse, tecniche psicologiche e trappole varie. Quello in cui credo non l’ho solo detto, si può leggere nell’articolo precedente. E’ ciò a cui credo.
Si può riassumere così: l’esperienza al Parlamento europeo ha dimostrato in maniera inequivocabile una differenziazione caratteriale tra due forze che sembravano coese anche in una linea comune di tipo sovranista, la Lega e il movimento cinque stelle. Purtroppo ci si è dovuti accorgere che non c’è una convergenza vera, circa il modo di intendere il sovranismo, il che implica qualche problema nella linea da tenere in Europa ma anche in Italia, come chiaramente indicato per esempio dal senatore Bagnai, leghista. E’ difficile pensare di proseguire una convivenza quando si evidenzia una così radicale differenziazione caratteriale, un così radicale cambiamento in una linea politica, linea che formava anche una coesione interna, nella nostra Nazione, ma che non è più presente. Essere realisti significa rendersi conto che questa linea ormai non c'è. Se si poteva continuare insieme si potevano trovare prima le ragioni per farlo. Invece è vero, e tutti lo capiscono, che ormai le divergenze sono troppe e la convivenza impossibile. Tentare un esperimento di riunificazione sarebbe un tentativo non lungimirante che tenderebbe semplicemente a procrastinare una situazione oggettivamente difficile. In pratica non sarebbe risolutivo e molti lo pensano.
Molte forze politiche vogliono dichiaratamente optare per le elezioni ed è perfettamente comprensibile. Anche la Lega stessa e il PD si sono detti pronti alle elezioni. Se c’è convergenza su questo, e le forze che lo chiedono sono molte, il momento è giusto anche perché niente come le elezioni può costituire un bagno di salute che riporta l’asticella in sintonia col Paese. Questo rappresenta un bene per chiunque e questo farebbe in modo di restituire il sereno nel Paese. Viceversa, non si sa.
Che il momento sia giusto per le elezioni lo si capisce anche dal fatto che in questo momento c’è un consistente scollamento nella rappresentanza che altera il rapporto tra la volontà popolare e la rappresentanza stessa. Molti elettori non si sentono più rappresentanti dalle forze che hanno votato e da cui, per qualche ragione, sono stati delusi, redistribuendosi i modo diverso. Ma questa redistribuzione non è rappresentata. Con le elezioni non si sbaglia mai. Potrebbe anzi essere un errore non ricorrervi.
Questa era la mia idea ieri, questa è la mia idea oggi, malgrado il lavorio dei seminatori di zizzania.