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lunedì 28 luglio 2014

UNA RIFORMA CHE DIVIDE!!!

Un'idea ha accompagnato da sempre le mie critiche a questa riforma del Senato, un'idea che non ho ancora espresso: che essa non sia stata concepita in Italia; che essa sia il frutto di quelli che io chiamo consigli senza coda, consigli cioè dati a beneficio del consigliere e non del consigliato.
Magari mi sbaglio, ma se penso alle aspre divisioni che essa sta producendo all'interno del Senato questa idea si rafforza. Infatti uno degli effetti tipici dei consigli senza coda è quello di generare tensioni e divisioni all'interno di un tessuto strutturalmente omogeneo, in condizioni normali, ancorché fisiologicamente costituito da settori in contrapposizione dialettica.
Ma qui siamo ben oltre la contrapposizione dialettica.
Oltre ottomila emendamenti dimostrano palesemente che non c'è condivisione.
Si parla di atteggiamento ostruzionistico ma anche questo andrebbe esaminato.
Intendo dire che tra Lega e Movimento 5 Stelle gli emendamenti presi insieme forse supereranno di poco il numero di cinquecento. Trattandosi di una riforma Costituzionale non è un mumero suscettibile di essere definito ostruzionistico.
Pare che gli emendamenti di SEL siano intorno ai seimila.
Forse questo è un numero che la maggioranza potrebbe additare come ostruzionistico.
Ma io personalmente non me la sento di stigmatizzare un attegiamento legittimo fatto in difesa della Costituzione, né la voglia di emendare una riforma giudicata evidentemente sbagliata e quindi migliorabile.
In ogni caso per raggiungere il numero di ottomila c'è ancora una differenza di circa millecinquecento emendamenti. E questi chi li ha presentati?
Quello che intendo dire è che non si può parlare di contingentemento di una riforma Costituzionale additando come argomentazione l'alto numero di emendamenti e un atteggiamento ostruzionistico dell'opposizione, quando presumibilmente anche coloro che additano questo contribuiscono in modo rilevente e all'uno e all'altro! E' un po' strano!
Ma la questione che ci terrei a sottolineare adesso, è che questa riforma, in modo forse non previsto e non prevedibile, per qualcuno, come dicevamo sopra, sta dilaniando il Senato e il Paese.
Anche il Dividi e Comanda è uno dei tipici obiettivi dei consigli senza coda!
In ogni caso non c'è niente di cui vergognarsi nel ritirare una proposta di riforma nel momento in cui ci si rende conto che sta accadendo qualcosa di non previsto, cioè che essa crea soltanto aspre divisioni e non altro, in un momento in cui ci sarebbe bisogno invece di unire le forze per il bene del Paese e di occuparsi dei problemi concreti.
Un grande statista si manifesta anche nel fare dei passi indietro per tenere unito il Paese e non solo la propria maggioranza.
Chi si esalta sarà umiliato, chi si umilia sarà esaltato, questo dice la Bibbia.
Spesso da un atteggiamento umile si sviluppano germogli di vita, quelli di cui ha bisogno appunto il Paese. Occorrerebbe riflettere molto bene su questo!
Si è poi parlato di strumentalizzazioni di fronte alla richiesta di potersi esprimere su eventi significativi della vita politica internazionale. Ma, a tale proposito, dobbiamo anche fare presente che strumentalizzare significa letteralmente rendere strumento una data cosa. E in questo caso chi è che fa del Senato uno strumento precettato per i propri usi e consumi anche a costo di parcheggiarlo fuori dalla realtà?
Questa è strumentalizzazione nel vero senso della parola!
Non si è mai visto nella storia d'Italia credo, che i senatori non abbiano potuto esprimere liberamente la propria opinione, ciascuno secondo i propri principii, le proprie idee, il proprio credo ecc. circa eventi che ti passano accanto ma che è come se non accadessereo e questo proprio perché si fa del Senato uno strumento personalizzato, che viene posto ai margini della storia, fuori dal mondo!
E normale? Non lo so, non credo...
Ma se non è questa la strumentalizzazione, che cosa lo è?

Livello batteria insufficiente, dice il calcolatore...
Una volta riacceso il calcolatore, i dati in elaborazione, quelli inerenti queso articolo sono ovviamente spariti.
Avrei voglia di spengere tutto e andare a dormire o mettermi ad osservare la volta celeste.
La presenza di certe nuvole ostacola la visibilità, altrimenti...
Sì, vorrei fare altro piuttosto che rimettermi a scrivere da capo un articolo quasi ultimato.
Se il cielo fosse sgombro, dalla mia terrazzina potrei osservare la costellazione del Cigno per esempio, costellazione tipicamente estiva, e vederla solcare la volta celeste come una immensa astronave, e lavorare di fantasia. Oppure andare a riposare.
Invece mi bevo un intero bicchiere di caffè che sembra preparato lì apposta per me.
Rimango ancora sveglio davanti allo schermo e riscrivo tutto, come lo ricordo. In fondo l'articolo non è lunghissimo...ed eccoci di nuovo qui.

Vorrei concludere dicendo che le riforme devono essere condivise. L'unico modo per condividerle è discuterle, e l'unico modo per discuterle è farlo, nella fattispecie in Senato.
E questo è ancor più vero se si tratta di riforme costituzionali! Il Senato deve essere lasciato libero di lavorare serenamente, senza fiato sul collo, senza ingerenze da parte del governo, in nome di quella sacrosanta divisione dei poteri che è il fondamento di ogni moderna Democrazia!
Inoltre questa maggioranza dovrebbe cercare di rendersi conto che, se ritiene di essere depositaria delle istanze dei cittadini, dà al mondo l'impressione che vi sia un popolo, quello italiano, in lotta per la perdita del diritto di voto, il che è francamente surreale!
Lo vogliamo trattare proprio così il popolo italiano?!

A proposito, lo sapete che nell'efficientissima Svizzera, il sistema è bicamerale con camere parificate?

W la Prismalo, le Charan d'Ache, la Svizzera, e il sistema bicamerale!
Parificato? Non parificato?
Chi ne vuole discutere, ne discuta in Senato...purché appunto, se ne discuta, senza fretta!!!
W l'Italia!!!