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mercoledì 30 luglio 2014

Cambiare la Costituzione non serve al Paese!

Che cosa penseremmo di chi non difendesse il proprio posto di lavoro? Non difendere il proprio posto di lavoro sarebbe un atteggiamento non sano. Per cui difendere le proprie poltrone, se la vogliamo mettere così è legittimo, non ci trovo niente di strano.
E tuttavia non corrisponde al vero a mio modo di vedere, poiché in aula ci sono senatori che difendono idee, magari diverse da quelle della maggioranza, o che difendono semplicemente la Costituzione, che non è la stessa cosa.
Quindi trovo assolutamente fuoriluogo e strafottente l'atteggiamento del nostro primo ministro e mi chiedo quanto sia adatto a rivestire questo ruolo, se da questo pulpito si levano solamente offese.
In aula vi è chi stigmatizza con molta solerzia l'atteggiamento lievemente fuori le righe di alcuni senatori esasperati dall'arroganza della maggioranza, adducendo offese su offese. Penso al senatore Zanda per esempio. Vediamo se sarà altrettanto solerte nello stigmatizzare l'atteggiamento offensivo del primo ministro e suo segretario di partito!
L'Italia stà andando allo sbando e qui si pensa a precettare il Senato per i propri usi e consumi impedendo perfino di farlo esprimere sulle questioni del mondo. Senato precettato e parcheggiato. Cosa gli faranno fare quando sarà ridotto ad albergo di nominati?
A mio modo di vedere è uno scandalo!
Abbiamo bisogno di un Presidente del Consiglio che serva il Paese e non che si faccia servire dal Paese!
Ciò che ci aspetteremmo da un Presidente del Consiglio è di sentirgli dire che ha legato il suo mandato politico alla risoluzione dei problemi del Paese, alla risoluzione del debito pubblico, dell'occupazione, del crescente divario sociale ecc. Invece dobbiamo stare a sentire che avrebbe legato il suo mandato alla riforma Costituzionale o a questa e altre riforme insieme a questa, come se il resto non contasse. E' chiaro che non ci sentiamo dire ciò che vorremmo. E sì che hanno un bel daffare a dirci quanto siano ottimi interpreti delle aspettative del popolo italiano!
Come se il popolo italiano gli stesse chiedendo di non voler più votare!
Ecco come viene trattato il popolo italiano ed ecco l'immagine che di questo popolo si da al mondo.
E cosa dovrebbe pensare il mondo a tale proposito? Potrebbe pensare questo: se gli italiani sono così docili da lasciarsi togliere il diritto di voto, molto probabilmente lo saranno altrettanto nel lasciarsi togliere anche altro!
Si dà al mondo l'immagine di un popolo in lotta per perdere il diritto di voto, come se fossimo diventati tutti quanti scemi improvvisamente!
Sarebbe questo il livello interpretativo delle istanze dei cittadini?
Sulla riforma del Senato poi ci sono dei punti che potranno apparire in tutta la loro evidenza e in tutta la loro chiarezza solo e soltanto alla luce della legge elettorale, ed è quindi questa che dovrebbe essere varata per prima in ogni caso. Dov'è il criterio logico?
Quanto è che aspettiamo una legge elettorale degna di questo nome ma soprattutto, perché non è ancora stata fatta?
Appare chiare a questo punto che voler far precedere quella del Senato a quella elettorale ha probabilmente uno scopo tattico legato magari ai famosi patti segreti. Ma non era arrivata la trasparenza?
Questo non è un atteggiamento responsabile.
Il Paese ha bisogno di essere governato, questo è l'unico bisogno urgente che ha e se il primo ministro non se la sente di governare, se non ne ha voglia o non ne è capace ce lo dica subito, chiaramente, senza farci perdere tempo. Oppure si metta a governare!
Se questo governo dovesse rassegnare le dimissioni, a mio modo di vedere non dovremmo ( e non potremmo ovviamnete senza una legge elettorale ) andare ad elezioni, ma procedere con un nuovo governo.
Credo che sarebbe opportuno pensare ad un governo targato magari centro destra-Movimento cinque stelle per esempio. In ogni caso dovremmo dare la possibilità alla vera novità elettorale ( Movimento 5 stelle) di poter esprimere le proprie potenzialità, ma per governare, non per riformare, sterile scusa di chi non vuole governare! Il Paese ha bisogno di risposte e di un esecutivo che sia effettivamente tale, che svolga cioè il potere esecutivo e non quello legislativo, che crei lavoro e non lo tolga. che dia risposte vere ai cittadini.
E per fare questo non serve cambiare la Costituzione, l'ho detto e lo ripeto sempre più convintamete, non serve, proprio non serve!