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domenica 27 luglio 2014

Nella festa del Ss.mo Crocifisso, W Calamandrei!!!

Domenica 27 luglio 2014, festa del Ss.mo Crocifisso.
Partecipo sempre alla processione dopo la Santa Messa, se sono in paese.
Quest'anno la processione passa anche da Via Piero Calamandrei.
E' una occasione per meditare su questo straordinario personaggio della storia d'Italia, sulle sue competenze giuridiche, sulla sua umanità, sul suo ruolo nell'Assemblea Costituente, sulle sue speranze, su i suoi auspici, su i suoi inviti al popolo italiano.
Una meditazione in calma, senza scadenze, senza fretta, così come dev' essere.
La meditazione quando è associata alla calma porta sempre buoni frutti; viceversa quando gli si getta il fiato sul collo, rischia di essere improduttiva, inconcludente, frustrante.
Tra coloro che si sono accorti di questo, cioè che la fretta e il fiato sul collo rendono improduttiva una meditazione, una riflessione, vi è anche chi ha pensato di sfruttare questo per i propri fini e di adottarla come tecnica ben precisa, per esempio per gettare ansia anche là dove, a rigor di logica, è più necessario meditare attentamente ogni cosa. Molte cose sfuggono infatti a una lettura veloce, cose che se arrivano alla coscienza potrebbero informarla in modo tale da far addirittura cambiare opinione, il che preoccupa naturalmente chi vuole imporre una riforma e sembra non cercare, malgrado le dichiarazioni, la condivisione.
Come al solito, le mie opinioni le esprimo chiaramente, in modo da non lasciare dubbio alcuno.
Possono essere condivise o non condivise, ognuno è libero di avere le proprie opinioni, ma sulla chiarezza non deve sussistere dubbio alcuno. Così ribadisco il concetto secondo il quale chi intendesse farmi dire cose che in realtà non dico, sbaglia e non dovrebbe farlo, inoltre può essere facilmente smentito.
Esplicitare un concetto diviene quindi importante in un mondo in cui il linguaggio, multimediale e multisensoriale, invade la vita e la fa da padrone ovunque creando, talvolta casualmente talaltra probabilmente no, associazioni semantiche che possono essere lette, spesso strumentalmente come messaggi o indicazioni 'in codice'.
Il caso (la casualità) esiste, e così anche le associazioni semantiche casuali. Ma proprio per questo diviene importante esprimersi chiaramente senza lasciare dubbi o incertezze interpretative.
Esplicitare un concetto diviene quindi importante per impedire che qualcuno parli in vece tua, al tuo posto, per farti dire cose che in realtà non dici.
Così vorrei diffidare chiunque dal ritenere che il passaggio da Via Calamandrei, stia ad indicare che dobbiamo mettere via Calamandrei dalle nostre meditazioni, dai nostri pensieri, in un momento, quello attuale in cui, viceversa, c'è un gran bisogno di leggerlo copiosamente.
Sia chiaro che non accuso nessuno. Semplicemente mi metto al riparo da possibili strumentalizazioni o se volete semplicementa dal caso. Non è un atacco, direi piuttosto una difesa. Sappiomo in fondo che nell'ambito del possibile, è possibile che le strumentalizzazioni o le letture sintomali sussistano.
Ribadisco, non accuso nessuno in particolare, semplicemente metto tutto questo nelle mani di Dio il quale ha la vista più lunga della nostra.
In ogni caso, in generale, chi intendesse  farmi dire cose che non dico, come per esempio che dobbiamo accantonare Calamandrei appunto, attesta chiaramente il falso, e di quesa attestazione, com'è ovvio che sia, renderà conto a Dio!
W Calamandrei!!!