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venerdì 1 agosto 2014

1 agosto 2014, Senato...

Certo è che nessuno vorrebbe trovarsi sulla sedia del Presidente del Senato in questi giorni, seconda carica dello Stato, perché le tensioni sono evidenti in aula, e le contrapposizioni aspre, dure, sono il frutto chiaramente, come tutti possono facilmente comprendere, di una totale assenza di condivisione sul progetto di riforma costituzionale.
In altri tempi questo tipo di contrasti sarebbe bastato da solo a parlare alle coscienze e a riportare a più miti consigli.
Il Capo dello Stato come prima carica dello Stato è il primo difensore della Costituzione, il Presidente del Senato è il secondo difensore della Costituzione o, se non altro della costituzionalità dei procedimenti che nel Senato avvengono.
Ed è esattamente questo che vorremmo vedere, una particolare attenzione alla costituzonalità soprattutto in materia di riforme costituzionali. E' che forse questa attenzione, per stanchezza ( e sì che ce ne sono tutte le ragioni ) o per distrazione, non c'è stata, almeno non con quello zelo che si richiederebbe in certi frangenti.
Quindi egli dovrebbe garantire in modo inequivocabile, limpido, cristallino, la costituzionalità del procedimento e garantire la dignità dei Senatori di qualsiasi parte, sia in quanto persone individuali, sia in quanto rappresentanti del popolo.
E chiediamo questo, non perché  si adoperi con strumenti eccezionali, di cui non c'è bisogno, ma semplicemente per chiedere che si applichino le regole che ci sono già, e ci sono sempre state!
E' chiedere troppo, chiedere il rispetto delle regole che ci sono già?
E' chiedere troppo chiederlo per una riforma delicata come quella costituzionale?
Io credo di no!
Nella fattispecie chiedo a gran voce che si rispetti l'Art. 72 della Costituzione!!!
Se ciò non avverrà, nell'aula i senatori non potranno più illustrare i propri emendamenti, che è l'unico modo per gli stessi di cercare di fare presente ai propri colleghi e alla Nazione stessa, le loro idee.
Possibile che non ci siano voci autorevoli che si levino in difesa dei diritti costituzionali prima e di quelli regolamentari poi?
L'importanza del ruolo del Presidente del Senato consiste in prerogative che se usate con saggezza dovrebbero riuscire a tenere gli equilibri in aula. Non è facile, questo va detto.
Ma neanche impossibile.
Riequilibrare gli squilibri presenti in aula, come i rapporti maggioranza/minoranza, che creano per loro natura parti forti e parti deboli, è esattamente la funzione del Presidente del Senato, la prima fonte di garanzia.
Ora sappiamo bene che questa sproporzione numerica c'è anche perché in campagna elettorale vi erano state dichiarazioni esplicite secondo le quali mai e poi mai diceva il PD, si sarebbe alleato col PDL o con le formazioni che da esso derivavano.
Molti voti sono stati così raccolti anche per questa ragione, voti che non sarebbro stati presi se fosse stato dichiarato il contrario.
Non solo ma coloro che hanno votato non lo hanno fatto chiaramente, per una maggioranza allargata, ma si sono visti servire ciò che non si sarebbero aspettati, cioè esattamente la maggioranza allargata.
Ma perché si è contingentato il Senato?
Perché chi temeva l'ostruzionismo, ( che ha comunque un suo limite temporale fisiologico, e questo la maggioranza lo sa), ha voluto stabilire un limite, un limite temporale ulteriore, che tuttavia, ai sensi dell'art. 72 della Costituzione non è ammissibile.
L'opposizione può solo tentare di essere persuasiva e non può che esserlo illustrando, dissentendo, argomentando, se gli viene tolta anche questa possibilità che cosa gli rimane?
Qualunque membro dell'assemblea Costituente se potesse esprimersi, sappiamo bene che si esprimerebbe in questo senso, lo sanno anche le coscienze dei senatori presenti in aula.
Chi può spiegarmi come è possibile consentire una procedura abbreviata per un disegno di legge in materia costituzionale se questa procedura è espressamente vietata dalla Costituzione?
C'è un articolo 72 della Costituzione che vorrei tutti quanti leggessimo, lo chiedo a tutti i cittadini italiani. Lo so che è pretenzioso pensare che questo messaggio arrivi a tutti, avendo io così pochi lettori, ma potenzialmente è possibile...
Intanto la Lega, il Movimento 5 stelle, e SEL lasciano i lavori dell'aula ed è un chiaro richiamo al fatto che con il bavaglio alla bocca ( poiché questo è il contingentamento ) l'opposizione sostanzialmente è come se non ci fosse più anche se fosse presente in aula.
Ed è triste vedere una maggioranza già forte del fatto di essere maggioranza, che non consente all'opposizione di parlare, è molto triste.

E sì che c'è già chi va in televisione ad asserire che il Movimento 5 stelle si stia sottraendo al confronto!
E' un po' come dire che si sta sottraendo al confronto una persona a cui sono state legate meni e piedi e che è stata anche imbavagliata, questo è!

Ma chiediamoci: è così che si fanno le riforme costituzionali?
Io credo di no, e credo anche che insieme a me lo pensino anche molti altri cittadini!
Quelle voci più mature e autorevoli, più sagge del PD, potrebbero esprimersi in merito alla legittimità di un imbavagliamento di fatto?!
Una domanda che sorge spontanea è: perché allora è stato ammesso il contingentamento se non si può ammettere?
Forse perché siamo di fronte ad una svista, quella secondo la quale la maggioranza  nella capigruppo cambia in corsa le regole del gioco, applicando le regole che si possono applicare per i disegni di legge urgenti, ai disegni in materia costituzionale che, lo ripeto, non possono essere trattati come i primi, cioè come urgenti.
A chi dobbiamo appellarci per riportare almeno alle regole una maggioranza che, forse senza  accorgersene, le viola e le cambia a proprio uso e consumo?
C'è una autorità alla quale rivolgersi?
L'opposizione dovrebbe interrogarsi su questo per capire come procedere per riavere la parola e magari appellarsi a tutto ciò a cui è possibile appellarsi, foss'anchè Strasburgo!
Ci sono senatori che affermano di non avere mai visto procedere così una riforma normale, figuriamoci una costituzionale.
C'è chi la paragona ad una riunione di condominio, chi manifesta la propria indignazione.
Emendamenti cangurati, tempi contingentati, senatori che si sbracciano per parlare e non sono visti.
Dov'è l'autorevolezza, lo spirito di condivisione che devono essere propri di una assemblea costituente, e soprattutto: qualcuno nota una qualche differenza con la VERA ASSEMBLEA COSTITUENTE?!?!