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venerdì 8 agosto 2014

E sarebbe un bel giorno per la Democrazia?

Con l'approvazione del disegno di legge costituzionale l'Italia fa un grosso passo indietro per moltissimi motivi. Il primo motivo è che quando un organismo elettivo cessa di essere elettivo vi è un arretramento democratico sempre, in ogni caso, ma soprattutto vi è arretramento se ciò avviene in un Paese in cui la sovranità del popolo è sancita dalla Costituzione. E' un arretramento culturale, storico, politico e sociale perché il disegno di legge aumenta la distanza tra i cittadini e la politica, tra i cittdini e le istituzioni, e non solo per la questione del voto.
Il modo stesso con il quale è avvenuto, cioè rifiutando il dialogo e il confronto, checché ne dica qualche esponente di qualche partito della maggioranza, consapevole forse del fatto che pur avendo proposto il contingentemento dei tempi nel totale disprezzo della Costituzione ( nella fattispecie dell'art. 72 della stessa), probabilmente non sarebbe stato questo ad emergere nei mass-media, quanto piuttosto il fatto di aver osannato il profondo dialogo ( per la verità quasi inesistente) in Senato, durante la dichiarazione di voto finale.
E' questo modo decisamente violento di fare le cose, che non è un bel biglietto da visita. Né l'osannare un dialogo che invero si è letteralmete impedito per inseguire il tempo, per la fretta di fare le cose, in aperta contraddizione con se stessi e dimenticando le vere questioni che possono aiutare i cittadini a risolvere i vari problemi, nemmeno questo dicevamo è un bel biglietto da visita.
Il bavaglio messo alle opposizioni è un atteggiamento intollerabile che offende le coscienze dei cittadini!
E se il buongiorno si vede dal mattino...
Questa riforma danneggia l'Italia in modo profondo. E' una riforma così dannosa per l'Italia che non credo sia stata pensata in Italia, credo piuttosto che nasca fuori, e che sia il frutto di un 'consiglio senza coda', di uno di quei consigli maliziosi cioè che io chiamo così da una favola di Esopo ( La volpe senza coda), un consiglio dato a beneficio del consigliere e non del consigliato. Fortuna vuole che di questo tipo di consigli ne abbia parlato anche il filosofo Francis Bacon, il che da autorevolezza alla cosa. In effetti in Inghilterra si è decisamente più scaltri che in Italia, e questo tipo di consigli li si riconosce a prima vista, o a primo udito. In Italia invece ci si preoccupa molto di ricevere immaginari complimenti da Machiavelli, che tanti danni ha prodotto all'Italia, salvo poi non accorgersi del fatto che quando una riforma non nasce nel tuo Paese ma in un altro, probabilmente se attuata favorirà l'altro Paese piuttosto che il tuo. Questo tipo di consigli ( senza coda ) non sono una tipologia di consigli quindi che mi sono tolto dal cappello, per fortuna sono storicizzati, Esopo e Bacon lo dimostrano e forse altri. Leggete, vi prego, i saggi di Francis Bacon ( che per altro cita spesso Esopo ), non potrà che essere istruttivo; accantonate invece Machiavelli che è capace soltanto di solleticare le parti peggiori dell'essere umano, il suo orgoglio, la sua volontà di potenza. Basta con Machiavelli, cestinatelo finalmente una volta per tutte!
Un'altra cosa dispiace e va menzionata. Quando un Paese non riesce a riconoscere i propri punti di forza, i propri elementi distintivi, e se ne disfa, per emulare altri sistemi che non essendo autoctoni non hanno grandi ragioni di essere, vuol dire che qualcosa non va. Vuol dire non saper stimare se stessi, non saper riconoscere di essere depositari di un patrimonio incredibile ed unico, che molti vorrebbero avere, e non ce l'hanno.
Un bello schiaffo ai nostri Padri Fondatori della Repubblica, uno schiaffo che a lungo andare potrebbe anche voler dire...perdere la Repubblica!