Per le tecniche miste su carta o altre tecniche che compaiono in questo Diario Elettronico firmate a nome Alessio, tutti i diritti sono riservati.







domenica 23 ottobre 2016

VALLONIA NON SEI SOLA, SEI TUTTI NOI!!!

La Vallonia non sta fermando Europa e Canada, sta fermando la disgregazione dell'Unione europea!


La Vallonia sta fermando quella disgregazione che dopo la BREXIT, tutti hanno detto di voler evitare, salvo poi comportarsi in modo opposto alle dichiarazioni, salvo poi tentare di approvare un trattato, il CETA, che contiene il virus con cui l'Unione europea finirà.
E tutto questo senza alcuna informazione ai cittadini, senza nessun dibattito serio.
Infatti il trattato prevedrebbe nuovi arbitrati con cui le multinazionali vorrebbero fare causa agli Stati che secondo loro impediscono il profitto alle stesse. Si prevede già quindi che questi contenziosi ci saranno. E' da qui che partirebbe la disgregazione dell'Unione europea.
I veri antieuropeisti stanno nelle istituzioni europee, sono gli stessi che vorrebbero approvare il CETA, grimaldello che servirà per disgregare l'Ue.
In ogni caso la Vallonia non è sola, come i mezzi di informazione di massa vorrebbro farci credere, essa rappresenta centinaia di milioni di cittadini che non vogliono il CETA, ma a cui l'Ue non ha dato voce.
Non venitemi infatti a raccontare, per quanto riguarda l'Italia, che l'approvazione del Parlamento italiano corrisponde alla volontà popolare. Infatti il parlamento italiano è stato eletto con una legge giudicata incostituzionale dalla Consulta (Corte Costituzionale) poiché distorsiva della rappresentanza popolare per via delle liste bloccate (un problema che forse non è solo italiano) e dell'abnorme premio di maggioranza.
In simili situazioni, per trattati del genere, si può e si deve procedere con REFERENDUM popolare, proprio perché il Parlamento non è più in grado di rappresentare il Paese.
La Vallonia si è già espressa, ah già votato, ed ha detto NO, non si può quindi chiedere nouvamente un voto nell'immediato, se almeno non passa cioè un certo periodo di tempo necessario a dimostrare che il voto è stato recepito. 
La Vallonia non ceda alle pressioni indebite e alle ingerenze, pensi anche a tutti quei cittadini europei che non sono stati ascoltati da nessuno.

Il Canda rispetti il voto della Vallonia, si dimostri più democratico delle istituzioni europee, che non riescono nemmeno a comprendere che quando uno si è espresso, si è espresso.
E pensi anche che in Italia è stato approvato da un Parlamento senza più ormai legittimazione, per cui, fin da adesso, come cittadini italiani che ritengono che il Parlamento attuale, eletto con legge elettorale incostituzionale, non li abbia mai rappresenti, chiediamo comnque per il CETA un REFERENDUM popolare.

Ringraziamo la Vallonia di cuore, ringraziamola perché è riuscita a dare voce alla maggioranza della popolazione europea, quella voce che purtroppo viene sistematicamente esclusa.