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giovedì 23 gennaio 2014

Del bicameralismo perfetto

Anche il Sistema Nervoso Centrale è diviso in due lobi che per certi versi sono simili e per altri diversi. C'è quindi in questa spartizione e divisione delle camere, cioè nel bicameralismo ( anche e soprattutto in quello 'perfetto'), una sorta di rispondenza, di isomorfismo con questo organo. Quando un organismo dello Stato è isomorfo ad un organo dell'essere umano, il livello di armonia aumenta nella società  per via delle somiglianze e delle rispondenze in essere e di ciò che di positivo esse comportano.
Infatti Camera e Senato sono simili e diversi al contempo, anche se prevalgono le similitudini. Tuttavia in questa spartizione anche così com'è c'è qualcosa, anzi molto, di positivo, pur nella similarità. La cosa principalmente positiva è che questa spartizione consente livelli di meditazione profondi e tempi di sedimentazione delle informazioni utili e direi necessari all'approfondimento delle stesse.
Se ai deputati spetta il compito di legiferare con maggior disinvoltura, il che non significa superficialmente, ai senatori, generalmente più anziani, spetta quello di stemperare le parti più stridenti, di indicare le eventuali anomalie, di rettificare ciò che è esagerato instaurando con i deputati un dialogo costruttivo basato sulla dialettica, anzi direi sulla nobile arte della dialettica, la quale, beninteso, può espletarsi proprio per questa struttura bicamerale. Legiferare è una responsabilità grandissima e l'assemblea costituente questo lo sapeva bene, avendo vissuto sulla propria pelle che cosa vuol dire legiferare in modo eccessivamente (e sottolineo eccessivamente) disinvolto, veloce, parziale e, come la storia ci insegna, dittatoriale.
Ma la disinvoltura può essere utile se coadiuvata da un organismo correttore come avevano ben intuito i padri costituenti. 
Alla camera dei deputati spetta dunque il compito di legiferare con maggior disinvoltura. Questa disinvoltura non è solo utile ma necessaria per certi versi e deve essere concessa con fiducia. E' una disinvoltura, per così dire istituzionalizzata e funzionale al pensiero creativo e divergente. Infatti in essa si nasconde il segreto della creatività propositiva.
Tuttavia siccome in questo proporre disinvoltamente è notoriamente presente anche un rischio (calcolato in questo caso) di andare anche oltre le righe o di commettere degli errori, ecco che subentra un livello di meditazione più profondo, quello del  Senato, che ha il ruolo di emendare e di stemperare questi eventuali eccessi, come abbiamo detto sopra.
Anche nell'essere umano sussistono e coabitano insieme vari livelli di attenzione, varie pulsioni e vari atteggiamenti di fronte alle informazioni ed alle situazioni che la realtà ci offre. Ognuno di noi può facilmente individuare in se stesso un livello di maggior impulsività e un livello di maggior meditazione. Spesso soltanto l'esperienza insegna ad armonizzare questi aspetti diversi della personalità. Possiamo dire che in un certo senso la Camera rappresenta ciò che di positivo può portare l'impulsività, il Senato ciò che di positivo può portare la meditazione e il loro dioalogo ciò che di positivo può portare l'esperienza. Vorrei quindi far notare che anche in questo vi è un chiaro isomorfismo con l'essere umano e con certe sue funzioni e caratteristiche viste anche in un'ottica evolutiva, e di  conseguenza anche questo si configura come un fattore positivo.
Talvolta non è facile capire nell'immediato quali siano gli eccessi, dove in una legge si è andati sopra le righe, dove si annida l'errore, dove sta l'esagerazione, la disarmonia ecc.
Per rendersene pienamente conto servono dei tempi di sedimentazione delle informazioni. I passaggi che avvengono tra Camera e Senato sono utili proprio per consentire questa sedimentazione che a sua volta favorisce l'assimilazione e l'approfondimento. Anche in questo sussiste evidentemente un certo livello di isomorfismo con le funzioni e le strutture della mente.
Ci sarebbero tante altre cose da dire ancora. così tante da non sapere da che parte rifarsi.
Per esempio, mi viene in mente che il 'porcellum' ha reso il bicameralismo farraginoso per l'asimmetria di trattamento tra Camera e Senato ( vedi post intitolato 'Porcellum' e 'larghe intese' ). Se prima c'era proporzionalità tra Camera e Senasto e rispondenza in termini di maggioranza, il'porcellum' l'ha tolta, togliendo governabilità. E questo dovrebbe far riflettere tutti coloro che sono alla ricerca della governabilità e delle ragioni dell'ingovernabilità.
Così il bicameralismo va a prendere colpe che in realtà non ha e che non può obiettivamente avere .
Per fare un altro esempio, una delle colpe di cui verrebbe accusato il bicameralismo perfetto sarebbe l'immobilismo.
L'Italia, come un sempre maggior numero di cittadini si sta ben rendendo conto, è stata consegnata all'immobilismo non dal bicameralismo ma dalle politiche dell'austerità che purtroppo sono state ratificate dai parlamentari delle precedenti legislature. Queste politiche ci hanno legato mani e piedi, hanno svenduto la sovranità nazionale, leso la Democrazia e creato danni incalcolabili di ogni genere. Forse tutto questo serviva anche per gettare la colpa sul bicameralismo, anzi forse principalmente per questo. Servirebbe invece in questo momento un atto di assunzione di responsabilità, e magari anche qualche mea culpa , invece si preferisce trovare un capro espiatorio.
E quale sarebbe il capro espiatorio? Il bicameralismo appunto! E' chiaramente, sotto ogni punto di vista, uno sviare il problema.
Quello che l'Assemblea Costituente ci ha consegnato con il bicameralismo costituisce un patrimonio di un valore incommensurabile che è il condensato di una profondissima cultura, di profonde esperienze e conoscienze anche circa l'essere umano, la sua psicologia e le sue caratteristiche e funzioni primarie, cosa che si evince da quell'isomorfismo di cui abbiamo accennato sopra. Questo patrimonio è ricco di valore, denso di significato e non può essere spazzato via  con tanta superficialità. Serve un dibattito.
E' dovere di ogni cittadino esprimere un parere su questo tema ma per poterlo fare è necessario un buon livello di informazione e poi un buon livello di meditazione sulle stesse informazioni ricevute e per fare questo ci vole tempo naturalmente. Servono livelli di lettura approfonditi ed estesi.
Possiamo augurarci che questi livelli di informazione si attivino?
Uno dei compiti del servizio pubblico di informazione dovrebbe consistere esattamente in questo.
Forse merita anche citare un vecchio adagio popolare che recita: la gatta frettolosa fece i gattini ciechi!
Quando la fretta rischia di spazzare via secoli di cultura, di conoscenze, quando rischia di diminuire i livelli di Democrazia e rappresentatività urge da parte di tutti riflettere e meditare con grande attenzione.
E sulla fretta e sulle urgenze ci sarebbero  tante cose da dire in Italia.