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giovedì 29 settembre 2016

La Costituzione Italiana come misura e base per la Nuova Unione Europea...a patto che non cambi!

Per noi che siamo dei diverso-europeisti, l’Unione europea dev’essere rifondata su nuove basi.
L’Italia può contribuire a rifondare l’Ue nella misura in cui non si lascerà plagiare della attuali istituzioni europee, quelle che uscendo dall’ambito del proprio mandato, pretendono di dettare l’agenda politica nazionale, vedi per esempio la BCE, la (Banca Centrale Europea), con la famosa lettera dell’agosto 2011 al Governo italiano.
L’Italia potrà contribuire alla nuova Ue solo nella misura in cui manterrà intatti i principii che sono alla base della propria Costituzione della Repubblica, quindi, nella misura in cui manterrà intatta la propria Costituzione, oggi così pesantemente messa in discussione.
Così appare evidente che i veri antieuropeisti sono coloro che hanno gettato le basi di questo vizio continuo e ripetuto di uscire dal proprio vincolo di mandato, per sostituirsi a Governi democraticamente eletti; appare evidente che sono coloro che col silenzio avallano questo modo di fare che umilia la Nazione, tutte le Nazioni, il Parlamento delle varie Nazioni appartenenti. Forse sono proprio questi gli squali ai quali alludeva Altiero Spinelli, quelli che secondo lui avrebbero mangiato questo “grande pesce” chiamato Unione europea.
Si possono legittimamente avere le opinioni più disparate rispetto a quello che era il disegno di Altiero Spinelli (e di fatto sono molti a criticarne l’impostazione), ma non c’è dubbio che egli, in fondo, credesse sempre ed essenzialmente nella Democrazia, e vedesse con preoccupazione il potenziale svanire della stessa nell’Ue. Parlava di squali, sì, e forse noi sappiamo chi sono.
Diviene quindi importantissimo salvaguardare la Democrazia, in Europa e in Italia, per difenderla dagli squali.
Ma per salvaguardare la Democrazia in Italia deve essere salvaguardata la Costituzione, che la istituisce e la difende.
Ecco perché diviene così importante sostenere l’azione dell’ANPI, oggi, in questo Referendum Costituzionale, e tenere bene a mente che l’ANPI stessa si schiera ufficialmente col NO alla modificazione così pesante della Costituzione.
Questo peraltro ci conferisce l’opportunità di offrire alla nuova Ue esempi diversi a cui ispirarsi, altri paradigmi, di cui si sente proprio il bisogno. Che essa sia in crisi lo dice del resto lo stesso Juncker.
E’ così che l’Italia potrà entrare a testa alta nella Nuova Unione europea, e scriverne la storia, e con la storia di essa, anche la storia del mondo.
Ma se la Costituzione verrà sventrata in questo modo iniquo, questa possibilità svanirà in un sol colpo e non potrà più sussistere per lunghissimo tempo o forse per sempre.
Questo ci premeva di far presente ai nostri concittadini che si accingono a votare al Referendum Costituzionale. Non già a quelli che l’hanno già capito (vedi l’ANPI), ma a quelli obnubilati dalle enunciazioni meramente pubblicitarie dei promotori del sì, quei cittadini ai quali i comitati del sì nascondono parti essenziali della Riforma affinché non si rendano conto dei rischi (parti celate anche dal quesito referendario stesso), quelli dubbiosi e incerti sul da farsi.
A questi concittadini diciamo: contribuite a rifondare una Unione europea più giusta, difendendo la Costituzione. Se siete incerti seguite i consigli dell’ANPI e quelli del Comitato per il NO alla Riforma Costituzionale, oppure seguite il consiglio della CGIL (per il NO!), seguite il consiglio dei molti Costituzionalisti, della totalità dei Presidenti emeriti della Corte Costituzionale!


Oggi, come abbiamo ben capito, è l’attuale assetto dell’Ue che vuole incidere sulla Costituzione Italiana, cosa immediatamente recepita da questo governo, a riprova del suo disporsi supinamente nei confronti della stessa Ue, per quanto vari teatrini cerchino di offuscare ad arte questa verità, mentre deve accadere l’incontrario: dev’essere la Costituzione italiana a riscrivere l’Unione europea!
Unitevi a noi e dite NO a questa Deforma e riscriverete così la storia d’Europa!