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lunedì 29 ottobre 2012

Ancora due parole sull'ESM

Riprendo oggi a parlare del trattato denominato ESM (Meccanismo di Stabilità Europeo, nelle dichiarazioni).
Metterne in luce i lati già da molti definiti oscuri ritengo che sia un servizio reso alla democrazia e all'informazione, che della democrazia è un sensore e un indice ben evidente come tutti sanno. Oltretutto rendere un servizio alla Democrazia significa rendere un servizio all'Occidente ed alla sua grande cultura. Salvaguardare questi valori per altro è indispensabile per affrontare le sfide del futuro.
Come credente ancorchè laico in questa  causa non disdegnerei di accettare, per quanto immeritatamente, l'apporto di influssi spirituali di Principi della Giustizia quali il profeta San Daniele e l'Arcangelo Michele, che spero possano intercedere in mio e nostro favore,  ma soprattutto in favore di questa causa, presso l'Altissimo, qualora ritenessero la stessa giusta e degna di riceverne , e inclinare la mente e i cuori di tutti alla perspicacia ed alla comprensione in generale ed anche reciproca, ma soprattutto all'ascolto, atteggiamento dispensatore di frutti la cui bontà sembra essere stata dimenticata purtroppo in questo recente frangente storico. E per questo aiuto umilmente ringrazio.
Anch'io da parte mia accompagnerò le iniziative inerenti questa causa anche con preghiere rivolte all'Altissimo affinchè possa concederci il supporto dei Campioni di Giustizia che ho appena citati.
Ancora una volta, con le pacifiche e democratiche armi delle idee, e solo con quelle, mi accingo così ad esprimere la mia libera opinione, che è l'opinione di un operatore artistico, circa questo trattato, una opinione costruttivamente critica che, sono certo, sarà vissuta come tale da qualsiasi lettore indipendentemente dalla posizione di partenza e come tale rispettata. Lo faccio utilizzando i doni che il Signore ha voluto concedere a tutti noi affinchè fossero usati, doni come per esempio il discernimento, ma senza affidarmi ad essi, bensì affidandomi alla Sua intercessione, poichè memore dei versetti Biblici del Libro dei Proverbi che recitano (Proverbi capitolo 3, versetti da 5 a 7):

"Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza;
in tutti i tuoi passi pensa a Lui ed Egli appianerà i tuoi sentieri.
Non credere di essere saggio, temi il Signore e stà lontano dal male."

Utilizzando quindi quei doni, concessi perchè fossero usati, ma senza appoggiarmi ad essi mi premuro nel mio piccolo, con questa impostazione di spirito, e nel rispetto dei doveri costituzionali che come cittadino della Repubblica Italiana sono tenuto ad onorare, ad informare gli eventuali gentili lettori di quelle che ritengo essere importanti notizie riguardo ai contenuti del trattato denominato ESM e notizie concomitanti.

Ormai non ci sono dubbi, è in continuo aumento il numero di coloro che ritengono il trattato ESM un trattato inaccettabile, e mi sentirei uno scellerato se anch'io non tentassi, come per altro ho già fatto, una opposizione a questo stesso trattato, visto che da analisi già compiute pare più che fondato il sospetto che la sua applicazione potrebbe danneggiare enormemente i cittadini europei, poco importa di quale nazionalità essi siano, per favorire un ristrettissimo gruppo di persone, le quali rischierebbero di assumere un ruolo di egemonia sull'Unione Europea, per altro totalmente immuni da qualsiasi procedimento giudiziario in merito ad azioni relative al contesto ESM.
Ormai molti sembrano essersi resi conto che con questo trattato si rischia di andare incontro ad una sorta di oligarchia finanziaria, che non può proprio coesistere con la Democrazia, perchè se c'è l'una non può esserci l'altra. E' un rischio.
Sappiamo bene infatti dalla storia, che ce lo insegna, che in presenza di una oligarchia la Democrazia non può sussistere e nella fattispece il rischio sarebbe quello di vedere la Democrazia divenire soltanto apparente per la persistenza del Parlamento Europeo che rischierebbe tuttavia di vedersi a mano a mano esautorato da un effettivo potere o  presa reale sull'Europa.
Che un Parlamento come quello europeo, che dovrebbe rappresentare i popoli dell'Europa, rischi di essere relegato a ruolo di semplice comparsa paventa uno spettacolo veramente orribile, direi  ripugnante.
Esistono studi e approfondimenti  un po' in tutti gli stati europei su questo trattato, alcuni anche relativamente datati oramai, come per esempio uno studio fatto in Austria da varie personalità e rivolto a tutte le istituzioni di quel paese, studio di cui sono venuto a conoscenza di recente, che dice esattamente le stesse cose e che aveva già usato l'espressione oligarchia finanziaria, per esempio.
Non solo ma in questo studio si parla esplicitamente di rischio di messa in schiavitù dei popoli dell'Europa!
I redattori di questo studio si sono poi lamentati, e giustamente ritengo, di essere stati inascoltati dalla classe politica e questa è, per altro, un'altra testimonianza e un'altra conferma dell'attuale difficoltà generalizzata che le alte sfere hanno nell'ascolto della voce dei popoli in Europa. Altro che Europa dei popoli!
Ma l'esistenza di questi studi, fa capire che giocoforza prima o poi questa consapevolezza non poteva che affiorare ed estendersi.
C'è stato e c'è ancora poi un lodevole impegno da parte di studiosi e studiose in Italia, autentici apripista nella nostra nazione, che mossisi con passione a studiare questo trattato anche prima dello studio appena citato, si sono adoperati in vario modo nell' approfondire la conoscenza dello stesso e nella diffusione dei risultati delle loro ricerche, uscendo con difficoltà da uno stato di inziale isolamento, e con altrettanta difficoltà, ma senza demordere, sono riusciti a fare breccia in quello che possiamo definire un muro di silenzio, trovando di quando in quando anche spazi in televisione.
A costoro va il mio più sentito grazie! Devo precisare, per correttezza ed onestà, che se condivido quasi al 100% l'analisi, altrettanto non posso dire per le soluzioni, sulle quali andrei assai più cauto. Ma riprendiamo.
Anche in virtù di questo impegno quindi, il numero di coloro che si stanno rendendo conto di come stiano effettivamente le cose a proposito dell'ESM aumenta di giorno in giorno e così aumenta anche la speranza di trovare una via d'uscita.
In rete o, se preferite, nel web, ci sono preziose fonti di informazione che riguardano questo fatidico trattato ESM e tutti i cittadini sono invitati ad informarsi e molti vi stanno in effetti attingendo copiosamente per fortuna. Esiste per esempio sul sito youtube un video intitolato: "MES il nuovo dittatore Europeo". Perchè non guardarselo intanto? E perchè non esplorare poi nei dintorni?
E' necessario informarsi in questi casi, e per chi lo fa già, è importante continuare ad attingere alle fonti di informazione così preziose e magari rendere partecipi anche gli altri.
Ma chi fosse prevenuto nei confronti del web ha una semplice e insostituibile e pacifica arma a disposizione ed è quella di leggersi il trattato personalmente, che in fondo è anche la cosa migliore.
C'è stata poi, come già detto in altri post, una sentenza della Corte Costituzionale Tedesca, che limita, il gettito della Germania a 190 mld di euro e che inoltre dichiara che in una democrazia la trasparenza è tutto.
Non conosco nel dettaglio questa sentenza ma è evidente che si allude a tutte quelle parti del trattato, e sono molte, che sono assai oscure e poco definite, a quelle parti in sostanza che lasciando ampi margini di ambiguità, potrebbero essere colmate dall'arbitrio che,in quanto tale, sarebbe del tutto antidemocratico.
Ma chiediamoci, è successo qualcosa da allora?
Il trattato è stato forse cambiato?
E' stato riproposto all'approvazione di ogni singolo parlamento?
O, piuttosto, si fa finta di non sentire e si va avanti come se niente fosse?
Dal giorno di quella sentenza cosa cambia concretamente?
Su questo punto non è facile attingere notizie e così la sensazione è che non cambi niente e non è una bella sensazione francamente.
Questo per forza di cose sospinge a riprendere in mano il trattato ESM e a ristudiarlo a comprenderlo meglio e a cercare confronti e approfondimenti, e anche possibili soluzioni.

Il dibattito comunque, anche se a fatica, si stà ampliando benchè in ritardo rispetto per esempio alla Germania, e chissà se qualcosa di più potrà essere offerto al pubblico anche da parte delle televisioni, benchè naturalmente i problemi siano molti in Italia ma anche nel resto d'Europa, basti guardare a Grecia e Spagna. Quindi gli argomenti per i telegiornali o le rubriche di  approfondimento sono abbondantissimi, così è difficile magari inserire nella propria scaletta, o più in generale nel proprio palinsesto anche quest'altro argomento. Tuttavia, farlo, dando voce alle opinioni costruttivamente critiche, sarebbe cosa utilissima oltre che giusta. E qualcosa in questa direzione si è mossa.
Sappiamo bene l'alto grado di professionalità di questo personale televisivo che si espleta anche nel rispetto di un codice deontologico, delle scalette, del palinsesto e dei piani direttivi, dei colleghi ecc. e mi riferisco anche alle televisioni commerciali ovviamente, e non è possibile certo biasimare chi si comporta con professionalità. Tuttavia non posso proprio non dire quanto sarei felice personalmente di notare una maggiore visibilità di questo specifico argomento, con particolare riferimento alle voci critiche naturalmente.
In ogni caso c'è chi porta a compimento appunto, una propria ricerca e un proprio studio personale.
Data la difficoltà ad informarsi sulle novità circa questo trattato, quello di andare avanti nella ricerca personale è una scelta quasi obbligata e comunque insostituibile dal punto di vista della presa di coscienza dei contenuti reali dello stesso.
I lati oscuri dell'ESM sono stati esposti parzialmente anche in questo blog  a più riprese, e ripeto sono molti a partire dall'errore esiziale, cioè dal grave errore iniziale, o, se preferite dal grave errore di impostazione, almeno secondo me ( e naturalmente secondo altri), di affidare ad un organismo finanziario le sorti degli stati europei e dei loro cittadini.
Errore esiziale si, perchè è chiaro per un numero sempre crescente di persone tra le quali possiamo annoverare economisti, politici, politologi, sociologi, e persone di ogni settore che la vera risposta all'attuale crisi è il ripristino del primato della politica sulla finanza, e questo trattato va esattamente nella direzione opposta.
In ogni caso mai e poi mai dovremmo accettare un trattato che, anche se non esplicitamente, di fatto, per i meccanismi che intende creare, sembra proprio invitare, sospingere, stimolare a sperare il default di uno stato, a rendere questo default appetibile, auspicabile perchè in seguito a questo gli stati perderebbero, insieme alla propria dignità e identità politica, sociale e probabilmente anche culturale, la propria sovranità nazionale in favora degli stessi membri dell'ESM. Credo che nella redazione di questi trattati ci debba essere molta attenzione e direi perfino zelo nell'evitare di stimolare simili appetiti.
E non sarebbe neanche il caso di accettare trattati che siano favorevoli solo per una delle parti contraenti.
In questo caso una contro diciasette. In effetti se non vado errato quando un contratto o un trattato è favorevole solo per una delle parti non si parla forse di contratto capestro?
E i contratti capestro non sono forse illegittimi e illegali?

E se non è illegittimo un contratto capestro lo sarebbe forse rivelare una sensazione che ritengo sempre più diffusa poi, la sensazione cioè che il Fiscal Compact (trattato concomitante all'ESM) possa essere sfruttato non tanto per l'ottenimento del pareggio di bilancio di ogni singolo stato ( obiettivo per altro difficilissimo anche per il più virtuoso degli stati) o almeno non solo, quanto piuttosto per rimpinguare le casse di questo organismo denominato ESM?
Attraverso politiche fatte di tagli che costringono gli stati a tirare continuamente la cinghia, e con una pressione fiscale altissima, ciò potrebbe avvenire. Non solo, ma con queste premesse, l'economia non può che rallentare. Nel frattempo le casse dell'ESM si accrescono e quando saranno a regime saranno pronte ad offrire agli stati (ad interesse) i soldi che questi gli hanno dato.
In altri termini: le economie degli stati rallentano per i tagli e per le tasse; se fosse per due mesi sarebbe tollerabile, ma purtroppo questo è previsto per un ventennio, e così gli satati si impoveriscono naturalmente, e questo lo ribadisco, per inseguire il pareggio di bilancio ( forse una chimera) e per rimpinguare le casse dell'ESM, e quando l'ESM sarà a regime, gli stessi stati saranno per forza di cose sufficentemente poveri da dover chiedere all'ESM i propri soldi in prestito, a debito naturalmente. Non è assurdo tutto ciò?
Pensate al fatto per esempio che l'Italia dovrebbe versare qualcosa come 125 mld di euro e solo inizialmente! E ditemi voi se vi pare una cifra indifferente! E tutto questo mentre ci sono imprenditori che si lamentano perchè rischiano di chiudere e che ancora non riscuotono dallo stato ciò che questi gli deve. Forse si preferisce prima rimpinguare  le casse dell'ESM?!
Da questo si capisce bene come rinunciare a questo trattato e al meccanismo che vuole istituire significhi sostanzialmente liberarsi da un giogo fiscale opprimente e poter pensare realmente a serie politiche di crescita, a serie politiche industriali.
Dopotutto ci sono già FESF e EFSM per la stabilità.

Queste dovrebbero già essere delle ragioni sufficenti per rifiutare questo trattato. Ma pare non siano bastate.
E anche per questo, viene da pensare che non sia stato nemmeno letto da coloro che lo hanno approvato, altrimenti non si capisce il perchè di questo dilagante masochismo, ne che fine abbia fatto il buon senso dei parlamentari! Per questo vorrei invitare gli stessi parlamentari, almeno coloro che non l'hanno fatto, con grande serenità a leggere il trattato in questione affinchè possano prendere atto del contenuto reale dello stesso, e rendersi conto personalmente di queste cose e di che cosa hanno approvato!
Forse sono stati vittime anche loro della cultura della pseudo-fiducia, di una cultura un tantino coercitiva cioè che impone di votare sulla fiducia, senza leggere? Chissà!
Ma può darsi che vi siano stati parlamentari realmente fiduciosi di fare la cosa giusta.
Tuttavia alcune spie hanno indicato un non alto grado di serenità nelle scelte operate in parlamento in talune circostanze, e questa potrebbe essere una di queste.

Nel mio personale studio poi, sono pervenuto a una conclusione abbastanza definitiva sull'intera faccenda grazie all'analisi di alcuni articoli in particolare, e non dubito che altri vi siano giunti prima di me. Comunque personalmente li espongo qui per la prima volta.

Prendiamo per esempio l'art.10 e l'art.19 del trattato ESM e leggiamoli:

ARTICOLO 10, Adeguamenti del capitale autorizzato

1. Il consiglio dei governatori riesamina periodicamente e, almeno ogni cinque anni,
la capacità massima erogabile e l’adeguatezza del capitale autorizzato del MES.
Esso può decidere di adeguare il capitale autorizzato e di modificare di conseguenza
l’articolo 8 e l’allegato II. Tale decisione entra in vigore dopo che i membri del MES
hanno notificato al depositario l’avvenuto completamento delle procedure nazionali
applicabili. Le nuove quote sono assegnate ai membri del MES in conformità al modello
di contribuzione di cui all’articolo 11 e all’allegato I.

ARTICOLO 19, Revisione dell’elenco degli strumenti di assistenza finanziaria

Il consiglio dei governatori può rivedere l’elenco degli strumenti di assistenza
finanziaria di cui agli articoli da 14 a 18 e decidere di modificarlo.

Prima di commentare questi articoli è doveroso e necessario ricordare quanto campeggia nel sito ufficiale dell'Unione europea e cioè che:

"L'Unione europea si fonda sul principio dello stato di diritto[...]"

Nota bene: sul principio dello stato di diritto!

Ed anche che, e cito sempre dal sito ufficiale, uno degli obiettivi dell'Ue:

"[...]è la protezione dei diritti umani, sia al suo interno che nel resto del mondo.
Dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, stato di diritto e rispetto dei diritti
umani sono i valori fondamentali dell'UE. Dalla firma del trattato di Lisbona, nel 2009,
la Carta dei diritti fondamentali sancisce tutti questi diritti insieme. Le istituzioni
dell'UE hanno l'obbligo giuridico di difenderli, e altrettanto sono tenuti a fare i paesi
membri quando applicano la legislazione europea."

Premesso e acquisito questo, io credo che firmare un trattato o un contratto in cui vi siano degli articoli come il 10 e il 19 del trattato ESM, significhi espressamente firmare un contratto o un trattato sostanzialmente da scrivere. Si si, proprio così, da scrivere!
Tradotto in altri termini significa firmare un contratto in bianco, o nello specifico, dato il carattere finanziario del trattato, firmare una cambiale in bianco!
Ora, dal momento che qualsiai contratto chieda di fare una cosa del genere è considerato tecnicamente da un punto di vista giuridico vessatorio nei confronti dei firmatari e che i contratti vessatori non hanno diritto di sussistere in uno stato di diritto, ne consegue che il trattato è nullo, o quantomeno sono nulli gli articoli specifici. Ma se non è possibile emendarli dal testo integrale, allora è il testo integrale che dovrebbe essere considerato nullo, e, in questo caso ribadisco, esso si annulla de sè. Non lo annullo io ne coloro che la pensano come me, si annulla esattamente da sè!
Ora, mi chiedo: quando un trattato si rende nullo da sè, sarebbe così scandaloso stabilire che esso diventa sostanzialmente pura e semplice carta straccia? Se è nullo è nullo!
E ancora: sarebbe così scandaloso ritenere che, se esso è carta straccia, poco importa se è stato approvato oppure no, poichè l'approvazione della carta straccia non rende la carta straccia più di ciò che essa è?
Esattamente così, per fare un paragone, come la firma di un contratto vessatorio non vincola minimamente il firmatario agli obblighi di quel contratto.
Dobbiamo così necessariamente riportarsi ad una situazione anteriore rispetto all'uscita di questo trattato!

Le istituzioni europee che hanno l'obbligo giuridico di difendere i valori di cui sopra conoscono questi articoli? Presumo di no, ma se la risposta fosse si, che cosa ne pensano?
E che cosa ne pensano le stesse istituzioni a proposito dei contratti capestro in genrale?

Io credo che sia veramente singolare che in una Europa che si dichiara protesa alla protezione dei diritti umani, alla salvaguardia della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, un trattato del genere con degli articoli del genere, abbia avuto un percorso così spianato, una strada così aperta.
Credo che in questa Europa sussistano ampi margini di migliorabilità.
Come è possibile che ciò sia potuto succedere?
Nell'esaminare, da vari esempi del passato, le ragioni per le quali alcuni contratti o trattati vessatori, siano riusciti ad imporsi, si può notare che ciò è stato possibile non senza una qualche forza muscolare, non senza una qualche pressione psicologica e talvolta addirittura coercizione o intimidazione.
Questo nel passato, e adesso come è stato possibile?
Nasce abbastanza spontaneamente un interrogativo inerente al metodo adottato per riuscire a far procedere così speditamente questo trattato. E' forse questo ciò a cui alludeva Nigel Farage quando parlava di golpe silenzioso? Dovremmo ripercorrere tutta la storia dell'approvazione di questo trattato.
Se non ricordo male dubbi sul metodo attraverso il quale è stato modificato l'Art 136 del trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea che ha spianato la strada ai due trattati (ESM e Fiscal Compact) erano stati sollevati già da tempo da qualcuno. Che risposte sono state date a questi dubbi?
Può anche darsi che questa controversia sia stata appianata, non saprei esattamente, ma questo non toglie che possano sussistere procedure che abbiano la capacità di elevarsi al di sopra di ogni sospetto e che questo non è stato il caso.
In generale si ravvisa una evidente contraddizione tra ciò che propone il trattato ESM e i valori europei, cosa per altro espressa nello studio austriaco.
Come dicevo, Viene da pensare che non sia stato nemmeno letto da coloro che lo hanno approvato.
Ma il Parlamento europeo lo ha approvato? O il Parlamento, bistrattato e relegato in secondo piano rispetto alle Commissioni è soltanto servito per modificare l'at.136 del trattato sul Funzionamento dell'Unione europea? Perchè se è stato usato solo per questo è chiaro che quando ciò è avvenuto non potevano esserci i mezzi per rendersi conto di dove si volesse andare a parare.
Probabilmente è stato sufficente dichiarare che questa modifica serviva per salvare gli stati e il gioco è stato fatto.
Chi è che non vorrebbe salvare gli stati?
Il discredito che un simile trattato getta sull'Europa intera, con le evidenti e palesi contraddizioni che contiene rispetto ai veramente sani valori e principi europei, rappresenta un danno incalcolabile in termini di immagine anche rispetto, non solo ai propri concittadini, ma all'intero resto del mondo. E il danno psicologico che esso infligge ai suoi stessi cittadini dove lo mettiamo?
Chi ci rifonderà da questi danni? Come è potuto avvenire tutto questo?
Il rischio di vedere scindersi l'identificazione Occidente/Democrazia, una autentica bandiera per l'intero Occidente, è altissimo e potrebbe avere effetti devastanti incalcolabili a livello internazionale e nei singoli stati. E' leggittimo o no chiedersi: che cosa è successo?
Credo che sia necessario, per non dire indispensabile, approfondire bene ogni singolo aspetto di questa situazione europea poichè merita veramente di essere studiata a fondo, dettagliatamente, non limitandosi ad ascoltare le opinioni altrui ma impegnandosi nella lettura diretta di questo stesso trattato, oltre che delle realtà concomitanti, come già suggerito qui e altrove.
Nel frattempo penso che sia necessario riportarsi ad una posizione anteriore rispetto all'uscita di questo trattato, ma senza scossoni e soprattutto senza scendere a rapide conclusioni o soluzioni improvvisate.
Il momento è molto delicato e richiederebbe da parte di tutti un supplemento di responsabilità oltre che un supplemento d'anima probabilmente.
E' tutta la situazione europea nel suo complesso che dovrebbe essere ristudiata, allo scopo intanto di pervenire a soluzioni che mettano in futuro al riparo dal rischio di vedersi ripresentare davanti agli occhi trattati del genere, e poi anche per andare incontro alla vera Europa dei popoli, sogno che non deve tramontare nonostante tutto.
Nel riportarsi indietro rispetto a questo trattato l'Europa non corre alcun pericolo dal momento che comunque, come già ricordato, ci sono già FESF e EFSM, e che sussiste un'ampia volontà politica all'unione dell'Europa anche monetaria, ossia al mantenimento dell'euro come moneta.
Ma sono proprio trattati come questo che la mettono in pericolo questa unità monetaria, visto che sembrano formulati in modo tale da suscitare reazioni stizzite ma anche liti e incomprensioni e successivamente diaspore!
Se qualcuno mi chiedesse di scrivere un tattato che nessuno fosse tentato di sottoscrivere io non saprei proprio pensare che a questo trattato ESM. E magari non fosse stato accettato fin dall'inizio.
Infatti il rischio di danni sarebbe stato minore se fosse stato ripudiato fin dall'inizio. Invece ha fatto una lunga strada senza che un serio dibattito si sia nemmeno sviluppato.
Il ritardo è enorme, e adesso c'è un rischio maggiore per varie ragioni, per esempio perchè per molti la soluzione consisterebbe nell'uscita dall'euro, ed è comprensibile dal loro punto di vista dal momento che questo trattato è troppo esoso per non sospingere a chiedere questo.
E quindi, se ancora mi chiedessero di scrivere un trattato che spingesse i vari stati europei a chiedere di uscire dall'euro non potrei scrivere niente di diverso da questo trattato ESM, visti i paradossi che contiene!
Talvolta sono stato tentato di credere che questo trattato fosse la manifestazione di una didattica sui generis, decisamente sui generis, puo essere? Non so!
Comunque le opinioni secondo le quali sarebbe meglio uscire dall'euro, che naturalmente sono legittime ancorchè legittimate dai rischi contenuti nello stesso trattato, e che personalmente rispetto anche se non condivido, stanno prendendo campo e non è chiaro per me se siano appoggiate o meno dai nuovi movimenti. Io invece ci andrei più cauto e ritengo che uscire dall'euro, sarebbe come fare un passo indietro e  che quindi ciò debba essere evitato anche perchè eccessivamente oneroso.
Credo che si dovrebbe cominciare a ragionare invece proprio a partire dall'euro ma senza per questo sentirsi in dovere di accettare trattati inaccettabili o addirittura masochistici ovviamente.
Sono favorvole all'euro infatti ma non a qualsiasi costo, non al prezzo della Democrazia. Se l'alternativa fosse o euro o Democrazia, l'euro a lungo andare ne uscirebbe perdente!

Dovrà pur esserci un' altra soluzione, una alternativa razionale e praticabile che non determini scossoni così grandi. Io sono tra coloro che sospingono a cercarla con impegno e serietà, prima di passare a soluzioni più drastiche.
Così intanto mi sentirei di suggerire, col dovuto rispetto naturalmente, a coloro che sono per la soluzione drastica dell'uscita dall'euro che forse sarebbe il caso di considerarla solo come extrema ratio e non come priorità.
Oggi più che mai servono calma e lucidità, nervi saldi e responsabilità, non fretta.
Se si lavora seriamente, tutti quanti assieme, in questa direzione, senza trincerarsi sulle posizioni di forza acquisite bensì rimettendosi in gioco, se ci si rende conto di quanto sia importante tutto questo, penso che la soluzione potrebbe arrivare e che l'Europa potrebbe raggiungere comunque la sua stabilità.
In questo i nostri alleati storici gli Stati Uniti potrebbero darci una mano, invitando a non speculare su momenti di crisi e coprendoci le spalle nel mentre che una soluzione si trova.
Dopotutto da stati amici il minimo che ci si possa aspettare è un comportamento amichevole.
E di questo anticipatamente ringrazio.
Che Dio benedica l'Italia e che Dio benedica l'Europa!