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mercoledì 10 ottobre 2012

Domande e riflessioni intorno alla democrazia e all'ESM

La democrazia è una conquista di inestimabile valore. Quante persone potrebbero sottoscrivere questa affermazione?! Credo che ci ritroveremmo in cospicuo numero, in buona compagnia. Ma quanto è difficile viverla la democrazia! Se molte persone potrebbero sottoscrivere che la democrazia è una conquista di assoluto e inestimabile valore, probabilmente sarebbero in minor numero quelle disposte a sottoscrivere l'affermazione secondo la quale è difficile viverla, questa democrazia, che tutto sommato, da un certo punto di vista, è un sintomo abbastanza positivo.Tuttavia dobbiamo essere onesti con noi stessi e ammettere che, vivere una cosa nella piena consapevolezza non è mai facile per nessuno. Inoltre ci sono sempre margini di soggettività che ne danno colorazioni diverse. Ognuno matura delle proprie riflessioni, ed anch'io faccio lo stesso. Per esempio per me Occidente e democrazia sono due cose indissolubili ed anche secondo molte altre persone. Pensare all'Occidente è pensare alla democrazia e pensare alla democrazia è pensare all'Occidente. Questi due termini sono strettamente uniti. Per questa ragione ritengo che un approfondimento delle tematiche inerenti la democrazia sia un favore all'Occidente ed alla sua grande cultura.
Per non vedere mai  avverarsi il rischio di una scissione tra questi termini è necessario sempre  vigilare costantemente sulla democrazia, e anche sull'Occidente.
Vigilare sulla democrazia, dunque! Gli esempi ci sono per fortuna, grandi nazioni e grandi episodi ce lo insegnano. Vigilare si, perchè se è vero che essa è una conquista è anche vero che la sua piena attuazione nel contesto della storia umana presa nella sua totalità è piuttosto una eccezione. E' importante prendere atto di ciò. Questo la rende ancor più preziosa, questo la rende ancor più desiderabile,un gioiello di inestimabile valore.
Inoltre da che mondo è mondo una conquista può sempre essere messa in dubbio (che Dio non voglia!)  o essere smarrita, per questo è doveroso vigilare su di lei.
Io credo nella democrazia e mi comporto di conseguenza, così come coloro che pure credono nella democrazia si comportano di conseguenza, convinto che se la mia posizione è giusta gli eventuali frutti che da questa posizione possono scaturire, non possano che essere buoni frutti e che i benefici da questi derivanti possano estendersi a tutti, nessuno escluso. Ora, quando si dice che si spera che i frutti siano utili per tutti si dice sostanzialmente che si spera siano universali.
Non so cosa ne potrebbero pensare gli eventuali gentili lettori, ma io trovo che non ci sia niente di sbagliato nei beni universali. Il concetto di universalità espresso dalla parola cattolico, per esempio, è d'altra parte un concetto che è molto familiare ai credenti, i quali attribuiscono ai valori della propria religione questa caratteristica anche per fede o dogma. Naturalmente qui si dovrebbe aprire un dibattito incentrato sul rapporto tra democrazia e religione che ci porterebbe troppo lontano e non è questa la sede per affrontarlo. Mi limito a far osservare che l'istintiva attribuzione di universalità ai frutti delle proprie azioni e l'universalità dei valori religiosi cattolici sono accomunati dal concetto di universalità, e che questa universalità di per se stessa dovrebbe essere vissuta come un valore, come un segno di positività pur nel rispetto delle reciproche differenze e specificità di ambito.
Torniamo dunque alla democrazia, a questa eccezionale eccezione della storia.
Quando all'orizzonte fanno la loro comparsa ben evidenti segnali di crisi qualche domanda sul suo ruolo dobbiamo porcela. E' essa per caso in crisi? Come dobbiamo porci dinanzi a lei?
Probabilmente dobbiamo rimboccarci le maniche e cominciare di nuovo a proporre la democrazia come se lo facessimo per la prima volta, come se si trattasse di una novità. Dopotutto siccome le cose in generale sono migliorabili anche la democrazia naturalmente lo è. Quindi anche dal punto di vista di coloro che credono che stiamo vivendo in una democrazia matura, e che probabilmente si sbagliano, non dovrebbe essere frutto di stupore sentirsi proporre il concetto di democrazia come se fosse una novità, poichè foriero di novità potrebbe essere il suo miglioramento.
Non avrei mai pensato in vita mia che mi sarei trovato a combattere per la democrazia, per spiegarne l'importanza dal mio punto di vista, chiaramente, per riproporla, per difenderla, per attualizzarla.
Ne sono un po'stupito, dico la verità. Ma tutto sommato solo fino ad un certo punto. Infatti la consapevolezza acquisita che la democrazia nella storia umana rappresenta una eccezione, è già in parte una consapevolezza che ne mitiga lo stupore. Insomma, nel mio piccolo, è quello che evidentemente stò cercando di fare.
Lo faccio tuttavia da operatore artistico non da politologo, questo ci tengo a precisarlo perchè questo è il mio ambito di appartenenza, quello nel quale mi trovo a mio agio. Per questa ragione i miei modesti testi potrebbero essere lacunosi, pieni zeppi di imperfezioni, ma questo è quello che posso fare.
Per questa ragione, oltre naturalmente al già citato invito della Costituzione, e di quanti richiedono partecipazione e concorso di idee, per l'invito di quanti sentono che è giusto approfondire il concetto stesso di democrazia e quello dei concetti concomitanti, che mi propongo di offrire delle domande che mi sembrano di grande attualità e che appartengono ad un numero sempre crescente di persone, e rispondendo alle quali si può forse pervenire ad un qualche supplemento di verità che possa gettare una luce sui vaolri stessi ai quali crediamo e sul loro stato di salute; eccole:

Per l'approvazione dell'ESM il Parlamento Europeo non deve più esprimersi?
E'così marginale il ruolo del Parlamento?
E' sufficente l'Eurogruppo da solo?
Presumo allora che gli attuali trattati lo consentano.
Non è un club un po' troppo ristretto?
E se lo consentono siamo sicuri che siano proprio così giusti questi trattati, siamo sicuri che  rappresentino l'autentica democrazia? Sono trattati perfetti? O non sarà piuttosto vero che sono perfettibili?
Siamo così sicuri che rappresentino il vero spirito dei popoli dell'Europa?
Con l'ESM siamo difronte ad una prova muscolare per mettere i cittadini europei dinanzi al fatto compiuto?
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale Tedesca il trattato non viene modificato?
Se no, perchè non viene modificato?
Se si, perchè non viene riproposto all'approvazione dei parlamenti?
Ma come funziona questa Europa? Ma come funziona la democrazia in questa Europa?

Concludo qui questo post con queste domande poste nell'interesse comune. Con il prossimo esamineremo alcune frasi che compaiono nel sito ufficiale dell'Unione europea, frasi che esprimono concetti piuttosto importanti e che ritengo giusto debbano essere imparate, valutate, approfondite.