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sabato 13 agosto 2016

Il messaggio di Sant'Anna: rafforzare le riconquistate libertà democratiche!!!

A Sant’Anna di Stazzema, dopo la S. Messa tenuta dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto il corteo si è diretto al Monumento Ossario in ricordo dei 560 martiri (tra cui 130 bambini) dove è stata deposta una corona di alloro e dove si sono tenuti i discorsi delle varie personalità presenti all’evento.
Sono intervenuti il sindaco di Stazzema Maurizio Verona, il presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna Enrico Pieri, la vicepresidente della Regione Monica Barni, la console italiana a Nizza Serena Lippi e come rappresentante del Governo il sottosegretario di Stato alla Giustizia Cosimo Maria Ferri. Difficile riassumere in poche parole i discorsi ascoltati in prima persona.
Ma possiamo certamente dire che quello che è spiccato sopra gli altri, e non per il ruolo che riveste chi lo ha scritto quanto per l’efficacia della sintesi che ha colto l’essenza di una questione sempre attuale (ed oggi più che mai!) è stato il messaggio inviato al sindaco di Stazzema, dal Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, che dichiarata la sua commossa partecipazione all’evento ha tra le altre cose sottolineato l’importanza di attivarsi sempre per <<un opera di costante rafforzamento delle riconquistate libertà democratiche>>.
Sant’Anna di Stazzema è un luogo simbolo della Resistenza, di quella Resistenza che ha forgiato la Costituzione italiana. Così ci si perdonerà se si dichiara che si è avvertita di quando in quando, una certa dissonanza durante certi interventi soprattutto quando è stato citato Calamandrei, soprattutto se a farlo è un rappresentante di un Governo che in barba alla sentenza della Corte Costituzionale n.1 del 2014, ha precettato il Parlamento per contribuire ad una pesantissima messa in discussione della nostra Cstituzione, la più bella del mondo, ma che rischia di non essrlo più e per sempre. Si è avvertito un certo imbarazzo perché sappiamo che questo Governo, uscendo dai limiti che lo stesso Calamandrei aveva tracciato (non sia mai il Governo ad occuparsi delle eventuali rifome costituzionali!), stà sostanzialmente distruggendo questo gioiello forgiato dalla storia (e particolarmente dalla Resistenza) che è la nostra Costituzione delle Repubblica Italiana. Molti se non tutti avranno pensato che Calamandrei si stesse rivoltando nella tomba.
Il fatto è che Sant’Anna è Sant’Anna, è un simbolo e rappresenta ciò che ha sempre rappresentato cioè la Resistenza e appresenterà sempre anche ciò a cui ha dato origine: Repubblica e Costituzione.
E’ quindi difficile distruggere da un lato queste conquiste, in un modo peraltro così pesante e dall’altro dichiarare Sant’Anna un simbolo della Resistenza, perché le due cose stridono e anche molto.
Riappelliamoci quindi al Presidente della Repubblica, garante della Costituzione, anche per chiedergli fin da subito pari condizioni da riservare alle ragioni del NO, fino d oggi purtroppo non rispettate a quanto si apprende nella RAI. Particolarmente dopo le nuove nomine alla RAI, alle quali il Primo Ministro non mette la faccia, e in ossequio a quell’impegno che lo stesso Presidente Mattarella ha richiamato ed ha indicato, noi promotori del NO al Referndum Costituzionale chiediamo fin da subito parità di condizioni rispetto ai tempi concessi al sì, pari spazi, pari tempi.
Ci appelliamo al garante della Costituzione nella certezza e nella convinzione che certamente apparirà meno contraddittorio (o per niente contraddittorio) rispetto alle proprie dichiarazioni, di quanto non sia sembrato il rappresentante del Governo, che ce l'ha messa tutta ma...fare e disfare, difendere e attaccare non stanno proprio insieme!!!