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giovedì 31 ottobre 2013

Si parla ancora di svendite?

L'Italia deve semplicemente smetterla di farsi del male da sola, di agire masochisticamente, e questo purtroppo sotto molti, anzi moltissimi punti di vista.
Un Paese che vuole rilanciare il proprio turismo, se proprio lo vuole rilanciare, deve poter contare su una compagnia aerea guidata da italiani che così diverrebbe un asset strategico di primaria importanza.
Pare che dall'11 settembre, giorno degli attentati alle torri gemelle invece, Alitalia non abbia più guardato ai voli a lungo raggio, quelli che secondo molti analisti sono quelli che rendono maggiormente in termini economici. E' giusto o non è giusto chiedersi come mai si sia rinunciato alle tratte redditizie mantenendo solo quelle che creano perdite? E' chiaro per chiunque, e non occorre essere dei geni per capirlo, che così una azienda non cresce ed anzi decresce. Da cui tutti i relativi problemi.
E pare che questo abbia coinciso, per altro, anche con una perdita in termini di turismo.
E' casuale la cosa?
Ora, nel recente post intitolato "Svendite" del 27/10/2013 scrivevo che svendere gli asset strategici nazionali non significa essere svegli, come qualcuno vorrebbe farci credere, ma, al contrario, dormire come ghiri. Credo si tratti di una opinione ampiamente condivisibile, correggetemi se sbaglio.
E chiedevo di fare attenzione ai 'consigli senza coda'.
Che cosa siano i 'consigli senza coda' e che cosa significhi questa espressione lo si desume dal post intitolato appunto 'Consigli senza coda' del 4/10/2012 (che naturalmente, come l'altro, è rintracciabile in questo blog). Rileggerlo soddisferebbe sicuramente ogni possibile e legittima curiosità in proposito.
Per adesso mi limeterò a precisare che si tratta di consigli dati non per beneficiare il consigliato ma  piuttosto a beneficio del consigliere stesso. Il nome deriva da una fiaba di Esopo che si intitola "La volpe senza coda". La coda a cui si allude è dunque una coda di volpe, non altro.
Nell'ambito delle letture sintomali o maliziose potrebbe sussistere infatti il caso in cui la si voglia far passare per coda di qualcun' altro, tentando di conferire alla cosa un ambiguo significato.
Orbene, ripeto, di volpe si tratta, e non d'altro!
Precisato quanto sopra riprendo il discorso inerente questo tipo di consigli e la relazione che questi potrebbero avere con la situazione italiana attuale.
Il fatto è che l'Italia già da molto tempo sembra essere stata subissata di 'consigli senza coda'.
Che siano del primo, del secondo o del terzo tipo, non è qui necessario specificarlo, a ciascuno le sue personali conclusioni.
Quello che invece pare importante far notare è che questo tipo di consigli sembrano avere avuto effettivamente una parte rilevante nell'aver determinato la situazione di deindustrializzazione del Paese che molti analisti politici denunciano con preoccupazione.
Deindustrializzazione con conseguente progressivo impoverimento del Paese e con la conseguente diffusione a macchia d'olio di disperazione e malessere.
Continuare sulla stessa lunghezza d'onda non serve a niente, i risultati che un simile attegiamento ha prodotto li abbiamo sotto i nostri occhi, siamo certi di avere proprio bisogno di conferme?
E comunque è meglio invertire la marcia e andare in avanti anziché indietro.
E' meglio rialzare la testa e guardare con fiducia al futuro, perché il nostro Paese fatto di gente per bene, di grandi imprenditori, di bravissimi e laboriosissimi operai, merita il suo futuro.
Smettiamola di essere masochisti, facciamo attenzione ai 'consigli senza coda', e guardiamo con coraggio al futuro.
E se vogliamo invertire la marcia dobbiamo smettere di svendere le nostre industrie.
Guardate che qui non si tratta di un bieco nazionalismo, magari xenofobo e razzista, no!
Qui si tratta innanzitutto di sopravvivenza e poi semmai di un sanissimo amor di Patria, sanissimo sì!
Perché c'è ancora posto oggi, intendo nell'Europa di oggi e nel mondo che cambia, per questo concetto di amor di Patria e forse gli ultimi ad essersene accorti siamo proprio noi italiani, spesso troppo esterofili per accorgercene altro che xenofobi! Infatti gli altri paesi sembra che vivano questa dimensione di amor di Patria legittima, per altro, noi no. E' giusto naturalmente amare gli altri paesi, su questo niente da dire, anch'io ne amo molti, ma l'amore per un altro paese non può spingersi fino al disamoramento del proprio!
Su questo concetto di Patria comunque c'è un post specificamente dedicato, sempre in questa sede, che si intitola appunto " Il rulo del concetto di Patria nell'Europa di oggi e nel mondo che cambia" datato 19/09/2012 che consigliamo di andare a rileggere.
Nella nostra Costituzione ci sono due articoli  degni di nota e che possono gettare una giusta luce su questa situazione, l'art. 41 e l'art. 52 che cito di seguito:
Art. 41:

"L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà,  alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali."

Art. 52 che cito parzialmente, cioè nella parte inerente e funzionale a questo discorso:

"La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. [...]"

Non voglio stare adesso a spiegare come questi due articoli siano in stretta relazione tra di loro, poiché sarebbero troppe le parole da spendere in questo momento, ma sarebbe un discorso interessante da affrontare.

Concludo dicendo soltanto che rilanciare il turismo è una cosa saggia naturalmente ma da solo il turismo non basta, c'è bisogno anche di industria. Spesso anche in televisione si sente dire che in Italia non c'è un serio piano di sviluppo industriale, che forse non c'è proprio questo piano.
Nessuno stenta a crederlo visti i risultati. Ma la domanda è: che cosa si aspetta a creare questo piano di sviluppo industriale?
Comunque sia se vuoi rilanciare il turismo, come dicevamo sopra, avere una compagnia aerea a maggioranza italiana è strategicamente importantissimo. E se vuoi un piano di rilancio industriale quella di unire il rilancio del turismo con l'appoggio di una azienda ad alto contenuto tecnologico e con alto bagaglio tecnico-esperienziale è una occasione unica. Merita fare tutto quanto il possibile per salvare Alitalia e merita farlo sprattutto in questa ottica di rilancio del turismo in un piano a lungo termine o, se preferite, a lungo raggio.