Per le tecniche miste su carta o altre tecniche che compaiono in questo Diario Elettronico firmate a nome Alessio, tutti i diritti sono riservati.







mercoledì 27 giugno 2012

Le ragioni del lavoro


...Continua dal post di identica data 

Con il post precedente abbiamo esaminato un'ulteriore fase di sviluppo del lavoro connesso indissolubilmente allo sviluppo della stessa società. Siamo addirittura arrivati a parlare dell'invenzione della moneta e del suo ruolo nello spingere l'evoluzione del commercio ancora più in là.
E abbiamo visto come la moneta, voluta per lo sviluppo umano, non sia sempre stata utilizzata allo scopo per il quale era stata pensata, a causa della fragile natura umana.
Sotto la spinta dell'Art.4 della Costituzione Italiana, che lo richiede, e sotto la spinta di chi richiede partecipazione e concorso di idee, nonchè sospinti da una naturale antropofilia ci accingiamo ora a spiegare una intuizione, che speriamo possa avere perlomeno una qualche modesto utilità.
Tra le cose che ci sembra giusto rimarcare e sottolineare del precedente post c'è quell' opinione secondo la quale la premessa indispensabile perchè questo sviluppo avvenga è la circolazione della moneta!
Proprio così, la sua circolazione.
A questo punto vale la pena perdere un po' di tempo per capire meglio questa concetto. Ed ecco l'intuizione:
Per comprendere meglio questo concetto dobbiamo servirci di una similitudine.
La similitudine alla quale dobbiamo riferirci è già in qualche modo suggerita dal concetto stesso di circolazione. Infatti questo termine introduce già da solo  un istintivo parallelismo tra la circolazione della moneta e quella del sangue. In effetti a ben pensarci ci sono vari fattori in comune tra questi due diversi sistemi di circolazione. Il sangue nella sua circolazione porta l'ossigeno e le  sostanze  nutritive,  diffondendole 
capillarmente, a tutti gli organi e tessuti del corpo umano, e allo stesso tempo prende le  sostanza  che  questi 
organi e questi tessuti rilasciano come scarti destinandoli ad organi smaltitori. C'è insomma uno scambio che avviene, il cui tramite è il sangue stesso.
Allo stesso modo possiamo pensare al denaro come al sangue della società. Certo si tratta di un sangue diverso e evidente, non foss'altro che per il fatto che quest'ultimo è convenzionale, artificiale, e non naturale come invece è il primo.
Eppure possiamo notare che il denaro funge proprio da tramite capillare nei rapporti di scambio  tra  le  varie
persone di tutte le società come se esse fossero delle cellule e le raggiunge tutte; e che serve proprio perchè le persone stesse scambino beni (commestibili, mobili e immobili), servizi e idee, e favorire anche la circolazione di quest'ultime.
Infatti proprio beni, servizi e idee hanno avuto un incremento della loro circolazione proprio dall'invenzione della moneta in poi; mentre prima il tutto avveniva assai più lentamente perchè era maggiore il numero delle mediazioni che, in virtù del baratto, dovevano avvenire per raggiungere uno specifico bene materiale. 
Serviva un mezzo per fare da mediatore universale, per fare da tramite, per mettere in comunicazione diretta i vari beni tra loro e questo mezzo è stato appunto la moneta. Così come il sangue raggiunge tutti gli organi e tessuti, così la moneta raggiunge tutti i cittadini e tutti i beni, che grazie a lei possono distribuirsi secondo il fabbisogno.
Come il sangue anche la circolazione della moneta è auspicabile che avvenga ad una certà velocità, ne troppo piano ne troppo forte, per non mettere in crisi l''organismo società'. 
Certo sentiamo che il paragone ha bisogno di un approfondimento, di un perfezionamento e che presta il fianco a qualche critica, ma in linea di massima funziona abbastanza bene, dal nostro punto di vista e forse merita di non essere scartato  a priori e di essere anzi preso in considerazione. A corroborare l'idea di questa similitudine ci soccorrono alcuni esempi di espressioni che vengono comunemente usate dai mezzi di informazione di massa come quando parlano di immissione in circolo di denaro; espressioni come: dare una boccata di ossigeno!; oppure similarmente: ecco una boccata di ossigeno per l'economia;  e davanti ad una tassazione ritenuta esagerata: ci hanno dissanguato ecc.ecc.
Quando la circolazione della moneta va in crisi la società tutta ne risente, così come quando la circolazione del sangue o il sangue stesso ha delle patologie l'organismo ne risente.
Ora, tra le patologie che il sangue può avere c'è la ben nota anemia, cioè la riduzione del numero di globuli rossi che in virtù dell'emoglobina che essi contengono trasportano l'ossigeno a tutto l'organismo.
Quando il numero dei globuli rossi diminuisce diminuisce di conseguenza anche la quantità di ossigeno che il sangue trasporta. La questione è maggiormente complessa ma non ci dilungheremo ulteriormente sull'argomento per non disperdere il discorso. Consigliamo piuttosto di consultare qualche buon testo di medicina generale per  l'approfondimento personale.
Ci limeteremo soltanto a far notare che sono tre le cause principali dell'anemia:
1) Insufficente produzione di globuli rossi; 2) troppe quantità di globuli rossi distrutti perifericamente, o in altri termini emolisi; 3) perdita di globuli rossi per emorragia.

Ecco, se dovessimo dire quale crisi economica stiamo vivendo, per mantenere la similitudine tra circolazione della moneta e circolazione del sangue e anzi aiutandoci proprio grazie a questa similitudine, diremmo che stiamo vivendo una crisi da anemia da emorragia.
Guardiamo a titolo di esempio a quella che è una tipica anemia da emorragia, quell'anemia che si verifica quando si rompe un femore, l'osso più grande dello scheletro umano. Quando ciò purtroppo avviene, si possono formare ematomi importanti all'interno della coscia, che possono contenere addirittura due litri di sangue, un terzo o quasi, del contenuto totale dei vasi sanguigni. Riparare a un danno del genere richiede uno sforzo non indifferente per l'organismo. 
Per questo sarebbe importante prendere seriamente in considerazione quella che possiamo definire senza mezzi termini la parola d'ordine dell'ultimo governo degli Stati Uniti d'America, cioè:

Redistribuzione!

Dire re-distribuzione significa dire di conseguenza anche re-circolazione, o perlomeno questa dovrebbe essere una delle conseguenze auspicate.
L'organismo che ha perso un importante quantitativo di sangue deve provvedere o a  reimmetterlo  in circolo
o a produrne di nuovo. Nel caso fisiologico umano, per esempio, non è possibile reimmettere in circolo il sangue fuoriuscito, per via della coagulazione. ed il parallelismo tra la fisiologia umana ed il mondo dell'economia trova qui una sua divergenza.
Pensiamo che ci sia abbastanza materiale per riflettere, e speriamo che qualche riflessione possa essere davvero possibile, chissà...
Ci fermiamo qui per adesso, ma la nostra modesta indagine sulle 'ragioni del lavoro' continuerà con la prossima pubblicazione.

Prosegue...