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venerdì 19 ottobre 2018

L'Italia è nel giusto!

L’Italia è nel giusto!
Mattew Lynn poco tempo fa, sul Daily Telegraph, scriveva a proposito di idee economiche che “gli investitori dovrebbero sostenere le recenti idee dell’Italia”. SOSTENERE!
E Larry Elliott, sul Guardian, scriveva che le regole della zona euro sono assurde. ASSURDE!
E mentre ancora oggi arrivano vari moniti a rispettare le assurde e controproducenti regole della zona euro, recentemente registriamo l’intervento di David-Folterts Landau, Il capo economista di Deutsche Bank, che ha detto che la Commissione Ue, sta esagerando con l'Italia, in quanto il deficit è generato solo da interessi sul debito, e che l'Italia è il più virtuoso dei Paesi europei.
Registriamo anche il fatto che la CNBC dà spazio a un articolo aspramente polemico nei confronti dei vertici Ue, che sarebbero colpevoli (COLPEVOLI!) di aver fomentato un inutile dissidio col Governo italiano che sta proponendo semplicemente una manovra economica appena moderatamente espansiva.
l’Italia è il più virtuoso dei Paesi europei quindi ma è anche ultima al mondo per crescita. Cosa dobbiamo fare quindi, austerità o sviluppo?
E' giusto o non è giusto dare voce al legittimo e spontaneo sospetto secondo il quale Moscovici propone all’Italia (che chiede il 2,4 % ) l’austerità affinché possa continuare a non crescere e così facendo avvantaggiare la Francia (che chiede il 2,8 %, ma negli ultimi anni è stata vicina anche all’8% e nessuno si è accorto di niente! E nessuno si è stracciato le vesti!) affinché possa crescere indisturbatamente e senza la concorrenza dell’Italia. Ecco una delle anomalie dell’attuale sistema europeo! Che qualcuno venga qua in Italia (come fece Herman Van Rompuy, ricordate?) a dirci cosa dobbiamo fare in casa nostra pur non essendo mai stato votato da nessun italiano, basandosi solo sul fatto che le regole che questo Governo italiano non ha mai votato, dicono che non dobbiamo sforare il 3% . Ah già, il 3 %! E sì che ciò che l’Italia propone è il 2,4%!
Moscovici da buon francese ama molto la Francia, ed è comprensibile, ma assai meno l’Italia, non facciamoci illusioni.
Quelli di Moscovici sembrano quindi a tutti gli effetti “consigli senza coda”, consigli cioè dati a beneficio del consigliere (egli stesso e la Francia) ma non del consigliato, l’Italia.
Stiamo fiduciosamente aspettando che i giornalisti italiani se ne accorgano!