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venerdì 6 marzo 2015

Dell'inaccettabile dipendenza della politica dalla BCE

Così come il sito stesso dell'Unione europea invita a fare molto democraticamente, mi accingo ad esprimere le mie opinioni circa alcuni aspetti dell'Unione europea. Come cittadino italiano sono un cittadino europeo e come tale ho il diritto e la pertinenza per poter esprimere queste opinioni. Oltretutto con ciò vengo esattamente incontro a quanti richiedono partecipazione e concorso di idee. Non mi tiro indietro, certo di venire incontro a queste aspettative.
Dopotutto non riesco proprio ad immaginare qualcuno che nel terzo millennio abbia paura delle opinioni.
L'argomento di oggi è la dipendenza della politica dalla BCE.

Cominciamo col dire che la dinamica deflattiva, che viene posta sul banco degli imputati, sembra  stata creata delle istituzioni europee stesse. Se non avessero voluto questo imputato perché lo hanno creato?
Molti economisti avevano infatti previsto con grande anticipo che le decisioni in materia di politica economica dell'Ue avrebbero prodotto la deflazione, e così è stato. Di cosa ci si stupisce dunque?
Non ci sraebbe bisogno di acquisto di titoli di Stato da parte della BCE, né dell'adozione di sistemi non convenzionali, ( che in quanto tali sono alla disamina della Corte di Giustizia Europea ) se non si fossero create queste premesse con qualcosa che sembra una straordinaria consapevolezza e negativa lungimiranza.
C'è molta poca scienza economica in questo e molta, molta politica..
C'è qualcosa di poco chiaro in queste dinamiche fondate sul paradigma Chapliniano de "Il monello".
Ma tra le cose più chiare che ci sono vi è che si tratta di manovre politiche appunto.
Del resto che si tratti di politica e non di economia lo si evince chiaramente dai continui appelli alle rifome, fatti da chi dirige la BCE, da qualcuno che così invade spazi non suoi, da qualcuno che così esce dai confini del proprio mandato, e che soprattutto non ha alcun rapporto con l'elettorato, il che determina in modo inequivocabile uno svilimento dei livelli di democrazia persenti in Europa.
Questi pronunciamenti sono fuori luogo e detrminano delle inaccettabili ingerenze.
Ancora una volta siamo di fronte alla constatazione del fatto che l'Indipndenza dell BCE, altro non è che la dipendenza della politicha dalla BCE stessa.
Il pesidente della stessa è il vero 'sovrano' dell'Unione europea, che senza rispettare i tempi delle sentenze della Corte di Giustizia Europea, invade gli spazi lasciati liberi dall'assenza di codici deontologici per esibizioni muscolari, e personali spettacoli mediatici da telecrazia imperante, e per disporre manovre dal peso politico non indifferente. Il peso politico di queste decisioni è tale che non può avvenire senza prima ridiscutere molte cose dell'assetto dell'Unione europea stessa.
Questa dipendenza della politica dalla BCE, con l'assenza di democraticità che essa determina, non rientrava proprio nei progetti politici dell'Europa dei popoli.
Qualcuno ci ha presi in giro!