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domenica 8 marzo 2015

Confini del Mandato,Quantitativo, Corte di Giustizia Europea, Grecia

E' un atteggiamento di grande saggezza quello di non uscire dai confini del proprio mandato.
Naturalmente tale questione sui limiti della BCE è cosa aperta anche in rapporto al Quantitativo annunciato.
C'è chi dice che il Quantitativo non varchi i confini del suo mandato e c'è chi sostiene che, al contrario, esso varchi questi confini.
A chi credere? Chi ha ragione?
La giurisprudenza comunitaria è complessa, capirci qualcosa non è semplice. Il che non toglie che vi si possa ricorrere naturalmente, o che si possa tentare di farlo.
Esistono però delle istituzioni comunitarie che sono preposte a dirimere tali questioni.
Ora, la questione dei limiti del proprio mandato per la BCE è approdata esattamente all'organo competente, la Corte di Giustizia Europea.
E' bene non varcare i confini del proprio mandato, e se non è chiaro quali siano questi confini, è bene almeno attendere la sentenza di chi sa e può spiegarcelo. Dopodiché ognuno rimanga pure della propria opinione.
La BCE ha deciso comunque di non attendere la sentenza ed è questo il motivo che turba le acque.
Le questioni in campo sono molte e dispiace che non ci sia stato un solo approfondimento su qualcuna di tali questioni, e sì che vi sarebbero le persone competenti per farlo.
Dispiace che Le tempistiche televisive attuali non siano congeniali ad affrontare le stesse.
In ogni caso una cosa è chiara: l'immissione del Quantitativo non è priva di rischi, poiché si tratta di grosse quantità di denaro su cui pagare interessi.
Ce ne sono altre meno chiare ma pur sempre significative, come quella di sfruttare questa azione per coprire le magagne derivanti dalle decisioni assunte in sede di politica nazionale, o di spacciare certi risultati in apparenza buoni (e credo solo in apparenza) per le conseguenze delle cosiddette riforme quando è chiarissimo invece che si tratta di tutt'altro.
C'è chi pensa addirittura che il piano della BCE sia una vittoria del capitale internazionale sullo Stato di diritto! Tutte questioni da approfondire, ma che purtroppo non vengono approfondite.
Ma torniamo al discorso centrale.
"Datemi la possibilità di stampare la moneta di uno Stato è non mi importerà di chi farà le sue leggi" diceva qualcuno, ma pare che qui si vada anche oltre.
E la Corte di Giustizia Europea che dice? Anche qui è difficile capirci qualcosa, perché i mezzi di informazione propinano le informazioni col contagocce.
Dobbiamo pensare che lo stesso presidente della CGE rimandi allo studio degli effetti concreti, per dire l'ultima parola? Non significa rinunciare alle proprie prerogative?
Si tratta, per così dire, dell'uso di un mezzo scientifico, empirico, di verifica sul campo?
O si tratta di altro?
L'informazione rinuncia ad informarmarci, dobbiamo fare da soli, e non è bello ( quanti spazi si aprirebbero oggi per una corretta informazione!).
Ma comunque la si pensi sul fatidico Quantitativo, c'è una cosa che risulta politicamente inaccettabile ed è l'esclusione della Grecia, per questioni politiche.
La Corte di Giustizia Europea che cosa può dire al riguardo di questa esclusione? Esistono gli estremi  per un ricorso?
Personalmente sono piuttosto scettico riguardo all'immissione del Quantitativo, ma se Quantitativo deve essere, anche in assenza della sentenza della CDE ( che secondo me sarebbe bene comunque attendere in ogni caso) questo deve valere per tutti, nessuno escluso.
Qui è del tutto evidente che la questione non è tecnicamente economica bensì espressamente politica, e tende ad imporre un ricatto inaccettabile.
Da un lato si ventila l'assenza di indipendenza della BCE rispetto a certe pressioni politiche di alcuni stati membri, dall'altro lo scarso ascolto da parte di altri stati membri. Ma la decisione politica, per via dell'indipendenza di fatto della BCE, è responsabilità della BCE stessa, la quale potrebbe decidere di estendere il Quantitativo anche alla Grecia. E non potendo al momento derivare da altre istituzioni che vaglino le opinioni dei vari stati in modo democratico e trasparente ed equipollente, al riguardo di questa esclusione, non potendo cioè le istituzioni comunitare costringere la BCE ad usare le stesse regole per tutti, siamo costretti a subire una azione che non è omogenea e che quindi determinerà degli scollamenti all'interno dell'Unione. Cosa che dovrebbe spingere a rimandare l'immissione del Quantitativo...
Credo che tutto questo sia inaccettabile. Non si possono usare due pesi e due misure, è scorretto sotto ogni punto di vista!