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mercoledì 18 giugno 2014

Salviamo la Costituzione

Il contesto politico nel quale l'Italia si trova attualmente ad essere inserita sembra proprio progredire in modo innarrestabile verso una progressiva spoliazione della sovranità nazionale, segnatamente in materia di politica economica, cioè in un settore capace da solo di influenzare in modo decisivo tutti gli altri.
E' abbastanza frustrante e spiaceole notare che questi argomenti raramente vengono posti al centro di trasmissioni che si occupano di politica, pur essendo così importanti, e anche quando lo si fa non si approfondisce l'argomento.
Così molti cittadini rimangono esclusi da una presa di coscienza di questa situazione e non riescono a formarsi una opinione propria sulla stessa, pur subendone gli effetti negativi.
Non riuscendo a formarsi una opinione propria ma subendo gli effetti negativi di questa spoliazione essi tendono necessariamente ad ancorarsi a ciò che sembra la soluzione ai propri mali, la più visibile e immediata possibile, come per esempio gli 80 euro in busta paga.
Tuttavia questa spoliazione c'è e la si sente, e gli 80 euro non servono di certo ad arrestarla.
In questo quadro politico si nota poi, anche a livello internazionale, il sussistere di dinamiche politiche ed economico-finanziarie che sembrano muoversi al di fuori di una concezione forte di Stato di Diritto, e che tendono così volenti o nolenti, consapevolmente o no, a ripristinare una sorta di legge del più forte.
Ma l'Italia nel corso della sua lunga storia, avendo attraversato molti momenti e molte esperienze storiche, politiche e sociali, anche molto diversificate tra loro sotto molti punti di vista, è riuscita a fare tesoro di queste e a condensarle in una Carta, quella Costituzionale che contiene tutti i diritti fondamentali e tutto ciò che serve per affrontare il futuro, ed anche gli anticorpi capaci di fare fronte a derive autoritarie che tanto danno hanno provocato anche nel recente passato.
La vera grande risposta che l'Italia può dare al mondo che cambia al di fuori di una concezione forte di Stato di Diritto è esattamente la propria Carta Costituzionale, purché non venga stravolta naturalmente, processo cominciato con l'introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione.
La vera risposta che l'Italia può dare alla spoliazione di sovranità è sempre la Costituzione.
E' la Costituzione il vero tesoro di cui disponiamo ed è un tesoro immenso, è con questa che l'Italia potrebbe ritrovare lustro e vigore, Democrazia e giustizia anche a livello internazionale.
Serve soltanto che ci se ne renda conto.
E' con questa che l'Italia può affrontare le pericolose derive che l'affermazione della legge del più forte potrebbe rappresentare.
Le riforme costituzionali sono cosa molto delicata e non possono essere fatte senza una legittimazione politica specifica e autorevole.
La Costituzione rappresenta la fonte delle fonti del diritto e non può essere cambiata da un Parlamento eletto con una legge elettorale giudicata incostituzionale dalla Consulta, e delegittimata anche sotto altri punti di vista.
Scambiare le Europee per elezioni politiche italiane fa certo comodo ma non è legittimo, si tratta di due cose molto diverse che si affrontano di conseguenza molto diversamente.
La Costituzione è esigente, molto esigente, occorre uno sforzo per aderirvi, e probabilmente chi non vuole compiere questo sforzo è più propenso a cambiarla che ad osservarla.
Ma molti dei mali che l'Italia sta vivendo oggi nascono propria da questa inosservanza, dalla scarsa attenzione che gli si rivolge, e dal non volersi sforzare nella sua applicazione.
L'immenso lavoro dell'asseblea Costituente rischia di essere spazzato via.
E' triste ed angosciante assistere alla distruzione di un simile gioiello che è un bene per il mondo intero, non solo per l'Italia!!!