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mercoledì 9 gennaio 2013

Un nuovo anno di post

Ricominciamo da oggi un nuovo anno di post, ma prima di ricominciare vorrei appunto augurare Buon Nuovo Anno a tutti!!!
Un anno che spero denso di significative e sostanziali novità. Ci sono situazioni in evoluzione in Italia e nel mondo, vige un certo fermento. In Italia, in particolare, l'avvicinarsi delle elezioni poi, fa un po' da acceleratore, spinge alla concretezza.
Si assumono quindi iniziative politiche e si cerca di far emergere quelle già in atto.
La sensazione generale è che un certo numero di novità possa finalmente approdare in parlamento. E' quello che tutti ci auguriamo, almeno spero. Certo, forse non proprio tutti.
In linea generale guardo con curiosità a tutto ciò che rappresenta una novità, perchè credo che l'Italia abbia un grande bisogno di novità. Ci sono poi, ovviamente, criteri discriminanti ulteriori e susseguenti, che sono importantissimi e che devono operare dei distinguo anche all'interno del più ristretto ambito delle novità. Questa è la fase più analitica e maggiormente impegnativa, che richiede tempo e soprattutto un certo numero di dati da analizzare.
E' qui che subentra la mia naturale prudenza che è dettata fondamentalmente proprio dal fatto che l'aquisizione dei dati comporta sempre un certo impegno in termini di tempo e di energia ma che soprattutto lo richiede una ponderata analisi dei dati acquisiti anche e sopratutto quando la lista delle cose con le quali confrontare gli stessi dati si allunga e non mi bastano più  neanche le 24 ore che la nostra terra impiega per fare un giro completo su se stessa per comprendere pienamente un messaggio, una nozione ecc. dal momento in cui mi viene comunicata, figuriamoci più messaggi e più nozioni magari contemporaneamente.
Devo comunque necessariamente limitare i miei discorsi ed affrontarli in termini generali poiché attualmente, la cosa con la quale devo fare personalmente i conti è costituita da una serie di importanti contingenze dalle quali non mi è proprio possibile prescindere, ed è chiaro che stò alludendo al fatto che il tempo a disposizione per ricercare la migliore adesione possibile al cambiamento con uno spirito di autentica partecipazione, o a quelle che sono le stesse novità non è tanto quanto sarebbe opportuno che fosse, almeno secondo quelle che sono le esigenze della mia personalità e quelle che sono le caratteristiche della mia natura, e me ne dispiace.
La questione relativa alla tempistica è molto impotante per me, che generalmente patisco quelle situazioni in cui il tempo stringe e le decisioni non possono essere ponderate quanto vorrei. E' una questione che dovrebbe essere approfondita ma lascio il discorso che ci porterebbe troppo lontano.
Riprendiamo invece. Se da una parte della barricata ci sono delle novità, guardando poi dall'altra parte della barricata, se così si può dire, e considerando ciò che nuovo non è, guardando cioè nell'insieme di tutto ciò che mantiene un più forte legame con il passato, ci sono situazioni molto diversificate tra le quali possiamo cercare di operare una prima distinzione almeno tra chi è più incline ad accogliere le stesse novità e chi meno.
Ma anche di questo dovremmo tornare a parlare.
Ma garantisco di essere sulla stessa lunghezza d'onda di sempre, e anche la mia lealtà a chi si trova da quella parte della barricata nella quale si sono ritrovati tutti coloro che contestano:
a) pareggio di bilancio in Costituzione; b) Fiscal Compact e c) Trattao ESM, ed altresì con tutti coloro che spingono a riprendere in mano la stessa Costituzione Italiana, autentico gioiello forgiato dalla storia e dall'esperienza storica e umana di un intero popolo e di un'intera nazione, per approfondirla e, direi, riscoprirla sì, perchè la Costituzione ha proprio bisogno di essere riscoperta. Garantisco ancora il mio sostegno a coloro che difendono le istituzioni del nostro Stato con particolare riferimento al mondo della giustizia.
E potrei aggiungere che, pur con tutti i miei limiti e tuttavia nell'ambito delle mie pur limitate possibilità, sono disposto a sostenere chiunque comprenda l'urgenza e la necessità di ripristinare il primato della politica sulla finanza, di riportare cioè la mente a fare la mente e i muscoli a fare i muscoli, ognuno nella sua rispettiva e appropriata posizione a differenza di quanto stà accadendo adesso, anche grazie a trattati come l'ESM che rappresentano l'autentico sberleffo portato dal mondo della finanza fine a se stessa al mondo della politica e della società civile.
La quantità di energia che mi è possibile investire in questa direzione è difficile che possa aumentare nel breve termine ed anzi, in un certo senso potrei dire che si stà già esprimendo, che è in atto, ed è un esprimersi che fa capo essenzialmente alla messa in campo di idee, di concezioni generali, di punti di vista e spunti di riflessione ma anche nel fare da piccolo amplificatore a idee che trovo condivisibili e via discorrendo.
Si tratta altresì di un sostegno morale e spirituale.
E' poco, ma è ciò che posso.
E ancora altri post pubblicherò sulle questioni inerenti il cambiamento e le prossime elezioni nella speranza di fornire qualche utile punto di vista.
Ma c'è una vita concreta, pratica, con i suoi ritmi le sue problematiche, c'è che ognuno ha il proprio contesto culturale e sociale di appartenenza, la propria soggettività, ci sono le già citate possibilità ed i prorpi limiti.
Tutto questo ha un ruolo non indifferente nel determinare le proprie scelte operative e le modalità attraverso le quali rapportarsi al mondo della società civile ed al mondo della politica.
Ognuno ha i propri progetti personali da portare avanti e sono progetti soggettivi evidentemente sì, il che non significa che siano impregnati della sola forza dell' io, poiché lo potrebbero essere altrettanto della forza del noi soprattutto se guardati in prospettiva, ma significa che proprio perchè possa sussistere un'ottica del noi è quantomai necessario che prima si raggiungono certi obiettivi dell' io.
Infatti ogni organismo ha bisogno per svilupparsi  di raggiungere determinate stazioni dalle quali far partire le costruzioni successive, stazioni senza le quali appunto le costruzioni successive rischierebbero di non potersi costruire mai. Per queste ragioni, non mi è possibile in questo momento investire quantità di energia maggiori di quelle che stò già investendo.  Ma spero non ci sia alcun dubbio sulla mia posizione e sulle posizioni che sostengo sulle quali tornerò a parlare in post successivi.
Per adesso mi limiterei a sintetizzare le cose così:
Ben vengano le novità, la difesa della giustizia, delle istituzioni, dei cittadini anche intesi come prossimo e non solo, direi anche di ciò che è prossimo (beni culturali compresi), dell'intera Nazione e dei valori che essa incarna, rappresenta ed esprime e quindi, in primis, della Costituzione Italiana che l'Unione Europea stessa dice di difendere almeno sulla carta, salvo poi far approvare trattati come l'ESM.
Ben vengano iniziative politiche tese a ripristinare legalità e giustizia, un corretto rapporto con le istituzioni ed a ricercare ed approfondire le problematiche inerenti le relazioni tra i cittadini e il mondo delle istituzioni stesso, per favorire un dialogo e una comprensione reciproca.
Trovo giusto che chi si sente spinto veramente a migliorare questa società, ed ha i mezzi per farlo, trovi lo spazio necessario per potersi esprimere e si senta legittimamente motivato ad assumere ruoli istituzionali. Trovo giusto che chi ha le competenze professionali, le qualità umane e l'esperienza maturata sul campo, possa poter mettere a frutto questo bagaglio di inestimabile valore soprattutto nel momento in cui questo stesso bagaglio si traduce in proposte concrete che rappresentano la risposta più appropriata alle problematiche di carattere economico e sociale di cui ha bisogno il nostro Paese, ma, ne sono convinto, probabilmente la stessa Europa.
E credo che a tale proposito grosse novità potrebbero arrivare dalla bella terra di Sicilia.

Ho detto, nel post precedente, che ci sono strade che se è vero che vanno tutte nella stessa direzione non è detto che prima o poi non si incontrino. Sono pronto a ribadirlo, e a confermarlo.
Vorrei soltanto spingere a riflettere sul fatto che magari non si parte tutti dalla stessa posizione o distanza e questo potrebbe implicare  una visione diversa sui tempi.
Nessun limite alla Provvidenza, molte cose potrebbero essere possibili, la mia posizione è la stessa, ma, date le circostanze, anche quelle maggiormente soggettive, che, per la verità, non dubito che siano  ignote, occore per adesso esercitare un po' di pazienza, e nel frattempo andare avanti con fiducia nel proprio percorso personale.