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giovedì 19 febbraio 2015

Anche l'OCSE si mette a dispensare 'consigli senza coda'?

Le enunciazioni pubblicitarie dell'OCSE in merito alle riforme del governo italiano, rappresentano giust'appunto un classicissimo 'consiglio senza coda'.
I consigli senza coda appartengono a tre categorie, a,b,c:

a) consigli dati per favorire se stessi che non ledono il consigliato;

b) consigli dati per favorire se stessi che, inconsapevolmente, ledono il consigliato;

c) consigli dati per favorire se stessi, che consapevolmente ledono il consigliato.

A quali di queste categorie apparterrano questi velati consigli?
Spetta al lettore dare una risposta!

Personalmente penso, come molti del resto, che fino a prova contraria si debba sempre concedere il beneficio del dubbio, penso altresì che non sia elegante né bello e forse nemmeno giusto, avere un atteggiamento preimpostato cioè un pre-giudizio in merito alla presente questione.
Ma questo non ci impedisce di fare delle congetture. Quanto poi queste congetture siano vicine o lontane dalla realtà, spetta a ognuno deciderlo e/o appurarlo.
Parliamo allora delle riforme. Sulle riforme in atto il giudizio di qualcuno che non le vivrà sulle proprie spalle ( cioè l'OCSE, costituito, permetteteci, da membri al riparo da qualsiasi timore economico) è quantomeno sospetto.
Un organismo come l'OCSE dovrebbe semplicemente monitorare e rilevare i dati, poi trasmetterli e non dovrebbe dare a nostro giudizio suggerimenti politici sulla pelle di cittadini che non rappresenta.

In altri termini sembrerebbe estremamente appropriato un atteggiamento più neutrale rispetto ai vari governi,
soprattutto se non democraticamente investiti di questa legittimità popolare per governare, attraverso il voto.
Infatti come molti cittadini italiani vedono bene come questo governo ci sta estromettendo dal voto, intanto sulle province, e poi sul Senato, allontanando i cittadini dalla partecipazione politica e sociale del nostro Paese, e ledendo un diritto riconosciuto dal 'diritto internazionale'quello della partecipazione al governo del proprio Paese.
E così l'Italia si fa più piccola.
Con queste premesse che cosa si può sperare da queste riforme autoritarie e certamente non di sinistra?
L'OCSE mi sembra eccessivamente ottimista e forse questo ottimisimo deriva dal fatto che il prezzo del petrolio sta scendendo, o da altri fattori che adesso non menziono.
Non certo comunque dalle riforme italiane, che servono a perdere sovranità e a perdere il controllo del territorio, nonché a perdere diritti.
Adesso, in linea del tutto teorica e sperimentale proviamo ad applicare a queste ottimistiche dichiarazioni il concetto di 'consiglio senza coda'.
O il consiglio è giusto o è sbagliato! Se è sbagliato è 'senza coda'.
Se il consiglio è giusto l'Italia dovrebbe averne un tornaconto, dovrebbe migliorare almeno economicamente parlando.
Se il consiglio è sbagliato, può esserlo perché è dato per beneficiare se stessi, e sarebbe quindi un 'consiglio senza coda' nel qual caso può essere catalogato secondo le tre categorie di sopra elencate.
Ma in ogni caso, se è sbagliato questi miglioramenti non vi saranno, e l'OCSE, se le condizioni dell'Italia peggioreranno anziché migliorare, non ne risentirà minimamente, non ci saranno conseguenze politiche per queste dichiarazioni. Anzi esso  avrà l'opportunità di potersi complimentare in futuro per le riforme che dovranno essere varate per migliorare la situazione futura. E' facile fare dichiarazioni così.
Comunque si mattano le cose l'Ocse avrà comunque un ruolo!
Certi orgnismi comunque sono tanto più forti e potenti quanto meno forti e potenti sono gli Stati a cui sono destinati i loro consigli. E intanto i cittadini italiani, il popolo sovrano, verrà marginalizzato! E la Costituzione calpestata.
Intanto, facciamoci caso, sul monitoraggio, cioè sulla funzione più neutra tra quelle funzioni che l'OCSE attribuisce a se stessa, la situazione dipinta in Italia, ovvero monitorata, è tutt'altro che rosea, e tutta un'altra, è cioè negativa.
E c'è un governo che ci governa da un anno intero senza vistosi miglioramenti, non ci sono più scuse!
I miglioramenti, fateci caso, sono sempre in futuro, mai nel presente!
Ma per quanto riguarda la situazione reale italiana, l'OCSE si chiede se per caso tutte quelle decine di miliardi di euro che l'Italia ha dato all'ESM, per esempio, c'entrano qualcosa?
E' questo che determina questa situazione negativa?
Questa è una domanda di cui ascolterei volentieri la risposta!
E' una semplice curiosità che sarei sinceramente interessato a togliermi.
Ma torniamo ai dati negativi.
Questi dati sono estremamente funzionale per poter dire: c'è bisogno di riforme!
Così diverrebbe funzionale il danno creato dalla cessione all'ESM delle decine di miliardird di euro che l'Italia avrebbe potuto impiegare altrimenti.
Questo fa parte della retorica del riformismo, quello cioè di sfruttare una situazione negativa per proporre riforme o, se volete, fa parte della più cinica politica reale, certamente non di quella ideale.
Il paradigma chaplinino de 'Il monello' è sempre in agguato.
Con queste riforme in Italia non governerà più il popolo sovrano!
Se in Italia non governerà più il popolo sovrano, vorrà dire che probabilmente governerà qualcun'altro.
Ma il popolo sovrano che ne dice: è d'accordo?
Chissà, forse in Italia governa l'OCSE!