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giovedì 14 novembre 2013

Unione europea come somma di inconsapevolezze?

Costruire una Unione europea attraverso una somma di inconsapevolezze, a quale Unione europea darebbe luogo? Forse a una unione che non è cosciente di sé, che contraddice se stessa e molti dei princìpi nei quali dice di credere! Eppure sembra che la strada imboccata sia proprio questa e ci sono vari campanelli di allarme a confermarlo purtroppo. E' questo infatti che emerge, almeno in Italia, da tutta una serie di segnali corroborati poi perfino da interviste dirette fatte a parlamentari della scorsa legislatura,  in merito per esempio al trattato ESM.
Emerge cioè, come essi stessi hanno confermato, che non lo hanno nemmeno letto questo trattato europeo  ma che lo hanno votato e approvato lo stesso, senza la consapevolezza di ciò che si andava approvando.
Intanto suggerirei di farlo adesso, di dare finalmente questa lettura, così da acquisire la consapevolezza delle proprie azioni e del loro peso, la consapevolezza di ciò che si è fatto!
Come cattolico insistere sulla consapevolezza e sulla coscienza rappresenta un punto fondamentale e sono certo pertanto che almeno le componenti cattoliche della società saranno propense a considerare che questo sforzo di presa di coscienza sia comunque qualcosa che va nella direzione giusta e che sia uno sforzo che vale la pena compiere.
Ma la coscienza è qualcosa che abbiamo tutti e che parla a tutti ed è quindi ragionevolmente legittimo pensare che tutti possano ricevere questo semplice suggerimento che pone la stessa cosienza al centro della nostra attenzione. E' precisamente cercando di ascoltare le reazioni della propria coscienza e cercando poi di tradurle sulla carta che scrivo in generale i miei articoli. Non dico che l'esito sia sempre dei migliori o sempre aderente al massimo grado, però ci provo.
Ma continuiamo...
L'emergere di azioni inconsapevoli in Parlamento fa subito pensare a diktat ricevuti dall'alto.
Ma fa anche pensare al 'giochetto' della pseudo fiducia, di cui non possiamo approfondire adesso la tematica, ma che possiamo sintetizzare con: vota così e non leggere, se leggi vuol dire che non hai fiducia!
E di rimando questo fa subito pensare anche al fatto che nella questione dei diktat un ruolo ce l'ha e ce lo potrebbe aver avuto l'attuale legge elettorale che non consente le preferenze e che quindi fa nominare i candidati solo dall'alto. Sarebbe così fuori luogo infatti ipotizzare il fatto che di fronte ad un posto sicuro in Parlamento qualcuno sia disposto anche ad assecondare, sempre ipoteticamente, una possibile richiesta di questo tipo: io ti candido, ma mi devi essere riconoscente, e votare come io ti dico di votare, soprattutto in certi momenti?!
E questo naturalmente sminuirebbe il ruolo della coscienza oltre a quello dell'impegno con i propri elettori.
Anche molti cittadini sono inconsapevoli di ciò che è contenuto in questo trattato, ma sono anche presi dalle beghe di tutti i giorni, dai problemi, dalle contingenze e per quanto auspicabile possa essere un'adeguata informazione non sono tenuti a farlo quanto un parlamentare.
I parlamentari sono invece lautamente pagati per sapere ciò che è contenuto nei trattati che ratificano, sono tenuti a sapere e ad informarsi ed hanno per giunta il tempo per farlo, sono lì apposta!
I cittadini comuni presi, come abbiamo detto dalle proprie beghe, non ce la fanno ad informarsi adeguatamente leggendo un trattato peraltro difficile, ma chi dovrebbe vigilare su di loro come può ritiene superfluo informarsi su di un trattato che altrimenti viene approvato nella totale inconsapevolezza?
Capita però di accorgersi degli effetti deleteri di questi trattati, effetti derivanti dalle decine di mld di euro che escono dall'Italia e di cui nessuno o pochi ci informano. Si preferisce dire ciò che entra naturalmente ma non ciò che esce!
E facendo poi le debite operazioni si scopre che si va in rosso o, se preferite, che l'Italia è contributore netto dell'Unione europea!!!
Escono dunque molti miliardi di euro per rimpinguare le casse di questo organismo, per altro solo parzialmente intergovernativo, e comuque non elettivo e dotato di immunità e privilegi di casta inauditi, che fanno pensare ai privilegi nobiliari medioevali. Tutti soldi che invece potrebbero essere usati subito per approntare un serio piano industriale, per rilanciare l'economia, gli investimenti, la ricerca, la scuola, per pagare le aziende che ancora aspettano di essere pagate!
Ma è tollerabile tutto questo?
Nessun cittadino italiano merita che il suo destino sia deciso da qualcuno che vota senza sapere che cosa vota!
E questo, nella fattispecie, dovrebbe bastare ad inficiare questo voto, il voto cioè su un trattato che potrebbe essere addirittura anticostituzionale!
Ora, io ritengo che il senso di responsabilità di cui dovrebbero essere dotati coloro che guidano o aspirano a guidare l'Unione europea, nonché il livello di consapevolezza dei princìpi che l'Ue stessa dice di condividere, dovrebbe essere abbastanza alto da ritenere nulla una votazione nella quale non c'è stata la consapevolezza di ciò che si è votato.
Altrimenti sottoponiamolo a referendum!

Sempre riguardo all'ESM, ci sarebbe poi da citare la questione riguardante la sentenza della Corte Costituzionale Tedesca del 12/09/2012, tutt'altro che lusinghiera nei confronti dello stesso.
Ebbene che cosa è successo dopo questa sentenza? Il minimo che ci si potesse aspettare è che venisse riscritto il trattato. E' per caso stato riscritto? No!
Sarebbe stato meglio considerare una sentenza che si è espressa nel senso di una limitazione dei poteri di un organismo che certamente è pensato per rendere i forti ancora più forti un domani!
Si dice che il dialogo sia importante per comprendersi reciprocamente, chi potrebbe negarlo?!
Ma il punto di partenza fondamentale per cominciare un dialogo è innanzitutto la capacità di considerare le istanze dell'interlocutore!
Che cosa è stato considerato di questa sentenza?
Considerare è faticoso e non sempre c'è la voglia o l'energia per volerlo o saperlo fare.
In ogni caso questa non può essere una giustificazione, soprattutto non può essere considerata tale per chi è pagato profumatamente per farlo.
La mancanza di dialogo è una fonte di incomprensioni e di oscuramento della coscienza e quindi potrebbe essere la fonte principale di una costruzione inconsapevole anche dell'Ue.
Chiedeiamoci quindi: una Unione europea costruita attraverso una somma di inconsapevolezze che Unione europea è?
Vogliamo davvero una Ue costruita sull'ignoranza e sull'inconsapevolezza?