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giovedì 18 luglio 2013

Ideali regole d'oro

Nei limiti posti all'esercizio della forza c'è sempre una grande saggezza.
Un regola d'oro ideale sarebbe quella che vedesse assegnare la forza soltanto in base alla capacità di giustizia e solo in conseguenza all'esercizio di quella, in un certo senso, come premio per l'esercizio della giustizia stessa. Naturalmente intendiamo qui la giustizia nella sua più alta e assoluta accezione possibile.
In mancanza di regole di questo genere, togliere spazi all'eguaglianza, per altro valore costituzionale di assoluta importanza, in qualunque ambito l'eguaglianza si eserciti, pubblico o privato, è certamente un errore.
Infatti l'eguaglianza assume sempre il ruolo preventivo di mitigare gli eccessi della forza, e quindi ne previene, in un certo senso, l'esercizio arbitrario. Naturalmente intendiamo l'eguaglianza, non come appiattimento di valori, omologazione del pensiero, dei gusti, della personalità ecc. ma al contrario,  proprio come possibilità di poter esprimere la propria diversità di pensiero proprio perchè dotati di 'eguale dignità ontologica' e anche nel senso in cui la si desume dall'art.3 della nostra Costituzione Repubblicana.
Occorre quindi riflettere molto attentamente prima di togliere criteri di eguaglianza, ovunque essi si trovino.