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giovedì 21 giugno 2018

Generica riflessione sui messaggi

Nell'era dell'informazione ridondante, è molto facile travisare un messaggio. E' facile travisarlo quando è esplicito e ancor più facile quando è subliminale. I messaggi subliminali esistono, ma esistono anche le associazioni simboliche che si possono agganciare agli stessi per travisarne il senso o indurre al travisamento del senso il destinatario.
Quando un messaggio è in codice, terze parti che intercettino il messaggio stesso, possono intenzionalmente operare su di esso per indurre in errore il destinatario. La II guerra mondiale insegna...forse anche la I.
Esistono anche messaggi che non nascono come tali, ma che lo diventano semplicemente perché qualcuno in ascolto (e magari non invitato) fa in modo che lo diventino, e vi vede dei significati che non ci sono o che addirittura (e questo è clamoroso ma possibile) vi vede dei significati opposti a quelli cui si dovrebbe pervenire se si intendesse veramente interpretare l'involontario produttore sinceramente. Si può leggere un messaggio in modo errato in buona fede e si può leggere un messaggio in modo errato intenzionalmente. In questo secondo caso io le chiamo "letture sintomali".
Non si faccia dire a nessuno (neanche a me) cose che non si dicono!!!
Per sintetizzare: la chiarezza e la semplicità rimangono un fattore imprescindibile nella comunicazione ("siate semplici come colombe"). Se si cercano forme di comunicazione alternative occorre concordare molto bene il codice, altrimenti il senso delle cose potrebbe prendere sia un verso sia il verso opposto al minimo soffio di vento. Ci sono cose poi così fragili che un alito di vento, anche un solo alito, può spazzarle via. Forse perché sono preziose, com'è prezioso un grande tesoro, nascosto forse in un'isola, magari nell'Isola delle scimmie...