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lunedì 18 dicembre 2017

Ritirato l'emendamento svendi immobili a Stati esteri

Apprendo oggi da il Fatto Quotidiano che l’emendamento al bilancio di previsione dello Stato per il 2018, che avrebbe consentito la svendita di immobili del Demanio a qualsiasi Stato estero è stato ritirato. Possiamo quindi tirare un sospiro di sollievo, almeno per ora, almeno così pare. Salvatore Settis sempre sul Fatto scrive un articolo intitolato “MA QUESTO E’ UN SUICIDIO DI STATO”.
Se questo emendamento fosse passato vi si legge, qualsiasi ministro “avrebbe potuto, in caso di problemi di bilancio, mendicare soldi all’estero”. La norma avrebbe potuto inaugurare una stagione di svendita dello Stato ai petrodollari. Forse la stagione in questione non si aprirà, così si spera, o forse non subito. L’articolo si conclude con i complimenti ironici rivolti al Ministro della difesa (Roberta Pinotti, PD, ndr), “che sta provando a pugnalare alle spalle il Demanio e lo Stato” e si chiede, altrettanto ironicamente, se per caso un simile emendamento non sia stato formulato per celebrare degnamente la disfatta di Caporetto di cui ricorre il centenario!
Forse, dicevamo, per ora l’abbiamo scampata. Resta il fatto però che in un sistema di austerità indotta, il rischio di vedersi applicare tra capo e collo simili norme è sempre potenzialmente possibile. Serve quindi non solo guardare ai fatti specifici, ma anche osservare attentamente il contesto generale e certi indirizzi, e certe politiche dell’Ue che sembrano fatte apposta per provocare situazioni simili a quella sopra descritta.
Tutti adesso sembrano prendersela con l’austerità, sotto forma per esempio di Fiscal compact. Ma ci sembra di capire che queste lamentele odorino di opportunismo, che non siano sincere, visto e considerato che solo una cosa ci ha salvato dal trasferire il Fiscal Compact stesso nella normativa europea: che la Germania fatichi a varare il proprio Governo e che in assenza della Germania, pochi pensino di poter prendere delle decisioni di un certo rilievo, nel bene o nel male. C’è quindi da stare poco allegri perché al di là dei casi specifici, al di là delle false contestazioni al Fiscal compact e quant’altro di austerità l’Ue propone e dispone, c’è ancora un clima generale da “viva l’austerità” e l’austerità a cosa serve ho cercato di farlo capire nell’articolo precedente. Riassumo: serve a fare circolare meno moneta. Quando poi di moneta ne circola meno anche i ministeri piangono.
E quando i ministeri piangono vendono gli immobili. E a chi li vendono? A chi ha imposto l’austerità? E il cerchio si chiude, con buona pace di quelli che il Fiscal Compact, l’ESM, e l’austerità in generale la contestano veramente e non per finta, come invece sembra fare il PD!!!