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giovedì 22 marzo 2018

Troika, in Italia non sei la benvenuta!!!


Ecco la riforma delle pensioni che il FMI suggerisce al futuro governo.
* via 13ma e 14ma;
* ricalcolo col contributivo delle attuali pensioni;
*abbassare contribuzione a carico dei datori di lavoro.
Quello del FMI sembra a tutti gli effetti un cd. “consiglio senza coda”, cioè un consiglio dato a beneficio del consigliere e non a beneficio del consigliato.
Vorremmo far notare al FMI che questo tipo di richieste se accolte deprimerebbero la domanda interna (quella che Monti si è tanto vantato di avere già distrutto nel nostro Paese) e ciò porterebbe come conseguenza a deprimere l’offerta e quindi la produzione. Ciò produrrebbe licenziamenti e quindi disoccupazione e uno stato generale di crisi, se non di vera e propria recessione. Le conseguenze della crisi, non ancora superata, cui devono sommarsi le conseguenze dell’austerità, vedrebbero così sommarvisi la riduzione del potere d’acquisto di una categoria importante di cittadini e tenderebbero ad un aggravarsi complessivo della situazione. Ma il FMI non le conosce le basi dell’economia? Perché delle due l’una: o il FMI è incopetente oppure, se è competente nel suo operato e nei suoi suggerimenti c’è del dolo. Il consiglio così fraterno (scusate l’ironia) che il FMI a propinato al futuro nuovo Governo, produrrebbe se applicato soltanto disagi sociali i quali, vorremo fare notare ancora, innescherebbero un circolo vizioso di cui non si intuisce la fine. Da un simile risultato uno Stato potrebbe essere messo in ginocchio (forse dovremmo dire MESso in ginocchio) e ciò potrebbe portare anche alla scelta estrema del prestito da richiedere al MES (o ESM), che il MES spera sempre venga richiesto, col quale gli organismi democraticamente eletti di uno Stato verrebbero esautorati e sostituiti dal MES stesso.
Vorremmo fare ancora notare al FMI che il MES è la Troika stessa e che la Troika è costituita da Commissione europea, BCE e (guarda guarda!) anche dal FMI!
In altri termini, ripetiamo, i consigli del FMI ci sembrano “consigli senza coda”, cioè consigli dati a beneficio di se stessi (del consigliere) e non del consigliato come si evince dal fatto che, se fossero applicati, porterebbero il FMI stesso (come componente della Troika) a governare uno Stato al posto degli organismi democraticamente eletti (e perciò legittimati a farlo, a differenza del FMI), cioè ad esautorare gli organismi legittimamente preposti per governarlo  in barba alla volontà popolare e alla Costituzione della Repubblica.
Il FMI suggerisce quindi quelle strategie in definitiva per rafforzare se stesso, per il bene di se stesso (non certo per il nostro), per divenire il sostituto del Governo dello Stato cui elargisce i propri suggerimenti.
Quindi…NO, grazie!